Mi piacerebbe adesso, dopo qualche tempo che non passo da qui, stupirvi con qualcosa di super interessante. Ho cercato argomenti, ho letto anche parecchio ultimamente, a 3 minuti per volta, almeno due volte al giorno, che fanno 6 minuti di letture d'approfondimento, ma neanche continuativi.
La verità è questa, che il tempo da utilizzare è quello che è e soprattutto non si trovano più notizie interessanti: tutto, dall'infanzia al giardinaggio, passa in secondo piano rispetto al piano politico, piano su cui non voglio mettermi, sopratutto qui.
Comunque.
State bene?
Qui si evolve, a velocità sostenuta.
Cig sta imparando a studiare, la terza elementare è questo che insegna, ma non impara le tabelline; impara a nuotare, ma corre a chiudersi in camera sua quando gli dici che è ora di fare i compiti. Un tira e molla estenuante, in bilico costante tra la mia voglia di far volare la ciabatta "modello mi nonna" o passare la vita seduta sul bordo del suo letto, della poltrona in cui sprofonda, sul bordo dei suoi pensieri e turbamenti a spiegargli che i compiti hanno la loro bella importanza e che no, davvero no, non si possono saltare.
In bilico, riassume bene un po' tutto in questo periodo.
A un passo dai 50 anni: ancora mi ricordo con in braccio un Cig nuovo di zecca immaginare come sarebbe stato lui a un passo dagli 8 anni e io al mezzo secolo. Lui è cresciuto, io sono invecchiata, era prevedibile.
In bilico tra la voglia di nuovi inizi e la tentazione del tanto ormai, che fa molta mezza età.
In bilico tra la crisi di nervi e quella di ridarella senza freni.
Tra ciò che so e ciò che neppure riesco a immaginare.
Con quell'attitudine di chi, a inizio novembre, comincia a pensare che non manca poi molto al momento dell'anno in cui si prenotano le vacanze estive.
In bilico tra uno sbalzo d'umore e l'altro e la bizzarria delle mie vampate, che invece di essere calde sono gelate e passo le giornate con il timore di trasformarmi in un ghiacciolone.
La voglia di vestirsi bene e quella di non doverlo fare mai più; la fissa per la puntualità e il desiderio profondo di non avre più quel tipo di impegno, quello per cui ti devi vestire ed essere puntuale.
In bilico tra tutto il silenzio che vorrei e il telefono che squilla in continuazione.
Tra il dente che dondola, fortunatamente quello di Cig, e che non so togliere; il mio umore che dondola e non so togliere.
Tra l'amore che circola e sembra sfuggirmi di mano e l'ansia che stagna, che hai bisogno di cambiare aria.
E' tutto in bilico, Cig nei suoi passi che si fanno ragazzini, io nei miei che dovrebbero rallentare appena un po' e invece corrono.
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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)