Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 18 maggio 2018

La borsa che non emoziona

Ne ho sentito parlare per tutta la settimana, ma non volevo guardarlo, perchè lo so che poi mi si gonfia la vena polemica, che è vicinissima a quella poetica, ma dà esiti tutti diversi.
Spot Carpisa, festa della mamma.
Te possino.
Alcune impiegate vengono convocate da quello che sembra un direttore del personale: ah il direttore è uomo, ovviamente, tanto per non perdere l'occasione di ribadire le gerarchie di genere.
Il direttore, serioso e polveroso, dice alle sventurate che ha ricevuto lamentele circa loro gravi mancanze, trascuratezze imperdonabili, svolgimento del ruolo in modo non consono.
Le donne allibite tentano di difendersi, ma lui ci sta mettendo veramente il carico da 90.
C'è aria di provvedimento disciplinare, demansionamento, licenziamento per i casi più gravi.
Il direttore chiama dunque i testimoni di tutto questo sfacelo professionale.
Entrano i figli delle impiegate, ognuno con le proprie richieste e rivendicazione di attenzione.
Claim finale: 
essere mamma è una fatica che solo una mamma sa fare.

Lo sapevo, non dovevo guardarlo.
La fatica di mamma è fattibile anche da papà, per dire la prima cosa che mi pulsa in vena. Conosco papà bravissimi e mamme assenti; so con certezza che la fatica può essere ben distribuita, così come le soddisfazioni non sono tutte di mamma.
Essere mamma non ti esonera dalla necessità, volontà, passione, di contribuire, spesso in modo determinante, all'andamento economico della famiglia. In questi anni scuri per il lavoro spesso sono le donne le breadkeeper di casa, volere o volare e comprare pochissimo, c'è solo da remare, oohh issàààà, vogaaaaa.
Che potrebbe essere meraviglioso andare tutti i giorni a prendere i bambini a scuola, giocare più spesso con loro, portarli al mare da giugno a settembre, lo sappiamo da noi. Peccato che nè Carpisa nè altre realtà prevedano orari di lavoro o organizzazione che diano questa possibilità. Spesso non viene concesso neanche il part time a quelle poche fortunate che potrebbero permettersi anche un part stipendio.
Anche sui sensi di colpa siamo preparatissime, abbiamo sempre cataloghi aggiornati, compromessi a cui scendere che neppure le fermate di un treno locale.
Grazie per aver affondato il coltello nella piaga e per averci richiamato al nostro dovere primario: stare a casa a crescere bambini. Per la patria o almeno per i centri commerciali.
Non dovevo guardarlo, perchè almeno ci fosse stata una soluzione, tipo "Noi in carpisa lo sappiamo, per questo abbiamo un piano di work-life balance che il mondo ci invidia", avrebbe avuto un suo perchè, invece così ha solo un "ma perchè?"
Si punta al cuore grande di mamma e si spara, in questo spot.
A me questo non ha emozionato neanche un po'. E vado a comprarmi la mia borsa consolatoria, se mai ne avessi bisogno, da un'altra parte.


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