Sfatiamo un mito.
Il fine settimana non è il momento migliore della settimana.
A me viene l'ansia già il venerdì.
La domanda pressante è: cosa facciamo questo week end?
Perchè un conto è essere single o coppia, un altro, tutt'altro, è quando hai bambini.
Piccoli.
Ma non più in formato passeggino e sia quel che sia.
Piccoli da intrattenere, coinvolgere, evolvere, appassionare a qualcosa che non sia il centro commerciale in cui si va a fare la spesa.
Piccoli che se dici dai usciamo rispondono d'istinto no.
Bicicletta? No
Parco? No
Coloriamo? No
Lego? No
Giochiamo? Sìììì
Bene, a cosa? Facciamo che io sono il buono, tu il cattivo, io ti uccido e vinco.
Ah, e dopo?
Guardo i cartoni.
E io?
Vai in cucina.
Mi aiuti a fare la torta?
Sì sì.
E aiutare mi aiuta. Sbucciamo le mele, mischiamo gli ingredienti, assaggiamo per capire se è buono, mescoliamo tutto e mettiamo nella teglia. Solo che la teglia è a cerniera e "uh cos'è questa molla mamma?" e la torta straripa sul tavolo e il tavolo in forno non ci sta.
Tra morta io e impastato il tavolo è passata si e no un'oretta.
Un niente.
Usciamo. No
Portiamo la pistola ad acqua e innaffiamo gli alberi al parco. Ok sì sì, andiamo.
Scendiamo armati fino ai denti e scopriamo che la fontanella del parco d'inverno la chiudono e addio pistola. Il parco è vuoto, c'è un sole magnifico, si sta bene, dove sono gli altri bambini?
A gennaio non si gioca fuori, dev'essere così.
Vorrei suonare ai campanelli delle altre mamme e chiedere cosa fanno loro durante il fine settimana, insomma è evidente che qualche dritta mi servirebbe.
Penso al tempo di qualità, quello che è un toccasana per i bambini signora mia.
Andiamo a comprare un libro? Sì sì, mi piacciono tanto i libri.
Analizziamo ogni singolo libro per bambini della libreria. Di ognuno gli riassumo la quarta di copertina. Lui ascolta, arriccia il naso e dice questo no. La commessa ci guarda con commiserazione, cerca di intrufolarsi nella nostra analisi con un "posso esservi d'aiuto" standard.
Già, brava, se mi aiuti, io come passo la prossima mezz'ora?
Uno che ci piace lo troviamo sempre, ma ci vuole tempo. Fortunatamente, aggiungo.
Un pomeriggio è passato.
Non credo di aver contribuito a creare un ricordo speciale.
Un giorno gli chiederanno "e cosa facevi quando eri piccolo?"
Risponderà "boh" immagino. Spero almeno si ricordi dei libri, delle quarte di copertina, di Tom Sawyer che gli propongo ogni volta e ogni volta mi risponde "mi sembra noioso". Spero si ricordi dei nostri abbracci e del tempo fisico che ancora passiamo insieme, attaccati, bimbo velcro cuore di mamma e papà.
E domani è un altro giorno, domenica.
"Cosa facciamo domani?" ci diciamo GF e io un attimo prima di addormentarci. Non sempre lo spirito è costruttivo come dovrebbe, c'è un filo d'ansia nella domanda, una solidarietà sconfinata nell'abbraccio della buonanotte.
Il lunedì è un gran giorno, a volte.
Com'è iniziata ...
Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.
lunedì 1 febbraio 2016
Come passare il fine settimana con i bambini.
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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)