Ho trovato un articolo che mi è piaciuto tanto.
E' quello in home page di professione papà. Un dolcissimo, sensatissimo elogio della noia e di quanto sia educativa.
Osserva, il papà, come i nostri figli siano troppo impegnati in mille attività che gioco non sono, ma piuttosto discipline; come siano costretti e diventare manager di sè stessi già in tenera età. Mentre è la noia, l'inventare come spendere ogni ora del giorno ad avere una forte valenza educativa.
Sono d'accordo. A volte mi viene l'ansia a pensare a quante cose "dovrà" fare Cigolino una volta cresciuto: un po' per saperlo al sicuro da qualche parte, un po' per non farlo sentire "meno" dei suo impegnatissimi coetanei, un po' per quell'ansia da prestazione che coglie spesso i genitori. Per loro vogliamo non solo il meglio, ma anche tutto. Travisando sia l'uno che l'altro, declinandoli in cose pratiche da fare o materiali da avere.
Leggendo l'articolo ho pensato: speriamo di essere così bravi da lasciargli tempo sufficiente per la noia.
Che diventa poi tempo per il gioco.
Come adesso. Che ha imparato ad aspettare il suo papà e non vede l'ora che entri dalla porta per prodigarsi in sorrisi, gorgheggi e braccia aperte; che non andrebbe a dormire mai per giocare con lui; che se è lui che gli mette il pigiamino è un gioco divertente.
GF ha questa grandissima capacità, trasformare in un bel gioco qualunque cosa.
Cigolino con lui si diverte un mondo, hanno un rapporto stretto, in cui, a volte, io non ci sono, è una cosa loro. Trovo questa cosa bellissima, poetica, sacra.
Anche se poi va a finire che io faccio sempre la parte del poliziotto cattivo: è ora di dormire, mangiare, copriti, scopriti, cambiati.
Miii che noiosa che sono!
Com'è iniziata ...
Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.
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Come sono d'accordo! Annoiarsi ! Questa è la parola d'ordine. Io ricordo certi pomeriggi estivi nella casa dei miei nonni...Non dormivo mai il pomeriggio, sentivo le cicale cantare al sole, e non sapevo proprio che fare...ma in quei frangenti la fantasia decollava. Sono rimasta sempre un po' pigra e questo mi avvantaggia. Inoltre non sono molto organizzata e questo è un altro punto a mio favore. Spero infatti che pigrizia e disorganizzazione prendano il sopravvento qualora in futuro avessi la tentazione di riempire la vita di Anna di impegni di ogni tipo. Mi fanno una tenerezza incredibile quei bimbi che, già a tre anni, lavorano come gli adulti oberati di incombenze, come se dovessero rispettare chissà quale scadenza. Povera infanzia perduta. Non tornerà più!
RispondiEliminaLISBET
Anch'io mi sono annoiata un sacco, fortunatamente! :D :D
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