tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post9196973888771712616..comments2023-06-07T18:14:53.853+02:00Comments on PensieriCanditi: Acrobate, ma toste.La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-34246255680597425932013-02-02T15:35:31.608+01:002013-02-02T15:35:31.608+01:00Esatto, mie care.
Intanto c'è il tema del COME...Esatto, mie care.<br />Intanto c'è il tema del COME lavorare: non solo questione di strumenti, ma soprattutto di stato d'animo. L'autenticità, nel COME, centra molto.<br />Poi il QUANTO, che mai dovrebbe essere in termini di tempo, ma di risultati. Tutti, in tutte le funzioni, hanno obbiettivi da raggiungere e quelli dovrebbero essere il focus. Considerando anche che è poi sui risultati e non sul tempo passato alla scrivania, che verrrai misurato.<br />E onestà, certo. Perchè i sacrifici, in un senso o nell'altro, alla lunga diventano odiosi, anche se iniziati per un'ottima causa. Se i sacrifici poi sono imposti da cause esterne e non modificabili (all'apparenza) diventano insostenibili e generano infelicità.<br />Una soluzione ci deve essere.La Wisinghttps://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-48997524623822388992013-02-02T11:21:54.210+01:002013-02-02T11:21:54.210+01:00Sono d'accordo con Carlotta. Aggiungo un'a...Sono d'accordo con Carlotta. Aggiungo un'altra considerazione: cosa ci rende più felici: lavorare tanto e avere un carrierone e nostro figlio in mani sicure con nonni papà ecc...oppure lavorare un po meno per trascorrere più tempo con nostro figlio? Credo sia molto importante essere onesti con se stessi fino in fondo altrimenti la frustrazione si farà sentire prima o poi compromettendo la scelta "dovuta" e non quella "voluta".Penso che non ci sia niente di male nè in una scelta nè nell'altra. L'importante è l'autenticità sempre..anche se qualche volta non collide esattamente con le "convenzioni sociali e i dettami familiari".<br />LisbetAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-57674306650431690932013-02-01T15:43:00.718+01:002013-02-01T15:43:00.718+01:00Temo che il punto non sia tanto il fatto di sentir...Temo che il punto non sia tanto il fatto di sentirsi in colpa per il fatto di lavorare. Quanto, piuttosto: COME e QUANTO lavorare :( Carlotta G.http://lavitaamodomio.style.itnoreply@blogger.com