Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 22 luglio 2016

Da settembre. Buone vacanze!

Ultimo post e poi chiudiamo per ferie :)

Cig torna dal primo round di mare nel fine settimana e poi via si riparte, per il mare lungo, lento, pieno di amici di agosto.
Poi sarà di nuovo settembre, che si sa che è il vero inizio dell'anno.
E' l'estate di passaggio dalla scuola materna alla scuola primaria, cioè l'estate del poi niente sarà come prima.
E' l'estate in cui ho messo a fuoco diverse cose, su cui dovrò lavorare con dedizione, da settembre.
E' quel momento in cui ti accorgi che siamo tutti cresciuti e che arriva sempre il momento di salire di livello.
Tanta roba.
Da dipanare al rientro e farne filo da seguire per uscire dal solito labirinto.
Ne parleremo.
Da settembre.

Intanto buone vacanze a tutti voi e sempre grazie per passare di qui a fare quattro chiacchiere.
A presto


lunedì 18 luglio 2016

Una settimana senza famiglia. Tu lo faresti?

Una settimana da sola.

Ripeto, una settimana da sola.
Se vi aspettate un post di struggenti malinconie potete fermarvi qui.
Se siete invece convinte che qualche giorno sfamigliate faccia benissimo alla salute, accomodatevi.
Un break, almeno uno, all'anno ci vuole.
Per riprendere energie, per avere ore preziose per se stesse , per resettare la modalità mamma.

Cose che mi piacciono tanto dello stare da sola:
Non cucino, se non lo stretto indispensabile e a un orario qualunque.
Seguo i miei ritmi. Tipo che arrivo al lavoro prestissimo, esco di casa senza rischiare la nutella sulla maglietta bianca e quando la sera torno non ho nient'altro da fare se non pensare a cosa fare. Se proprio ho ancora energie.
Sto in silenzio, per un tempo infinito.
Niente sottofondo di cartoni animati, o di "mamma" a mitraglia.
Senza orari ci scappa anche un giro per negozi, una manicure, un perder tempo per un motivo qualunque.
Metto in ordine e resta in ordine. Commovente.
Guardo le foto di Cig al mare e sono molto, ma molto più felice che saperlo al parchetto sotto casa, nella calura di città.
La telefonata della sera non ha parole, solo baci e ti passo papà che devo giocare. La serenità, proprio.
Mettere una distanza, anche per pochi giorni, lascia spazio a pensieri diversi, nuovi progetti e quattro passi in sè stessi.
E anche alla prova costume in privato, vedi mai che scappi da piangere.
Posso camminare con le mani libere.
Posso attraversare anche di corsa e non necessariamente sulle strisce.
Provare un nuovo make up, cancellare, rifare, senza timore che in casa nel frattempo ci sia una demolizione in corso
Posso non correre.
Non andare al parchetto (yeaaaah!!)
In borsa non ho Hulk.
Posso anche non fare la lotta quando rientro a casa, sempre che non mi attacchi il gatto, certo.
Posso lasciare la testa tra le nuvole.

Cose che, nonostante la distanza, continuo a fare:
lavatrici
trovare microgiochi ovunque, ma credo ci sia un poltergeist bambino in casa nostra
chiudermi in bagno, anche se non ce n'è bisogno
cercare Hulk nella borsa

Tu ci staresti una settimana senza famiglia? :)






lunedì 11 luglio 2016

Dimentico - coming out di una mamma stanca

Probabilmente sbaglio.
A non fare vacanze per un anno intero pur di ritagliarmi un mese di fila, d'estate, al mare.
Sbaglio perchè arrivo di questi tempi stanchissima, nervosa e per nulla ben disposta verso l'intero universo.
I segni di stanchezza sono inequivocabili.
Il bagno di Cig, in cui di solito giochiamo e chiacchieriamo un po', diventa come immergere una bustina del tea nell'acqua calda. "Dai Cig, fuori dall'acqua" "Ma se sono appena entrato" "ho detto fuori"
Il parchetto è la mia summer version dell'inferno, in cui zanzare e grida di bimbi in città si mischiano in un fastidio afoso. Vorrei un Autan anche per i rumori: frrrissssch, una spruzzata, forse due, e tutt'intorno la pace.
La frase "Giochi con me mamma" è una minaccia.
Beh vabbè, quella è una minaccia tutto l'anno, ma adesso di più. Che io a battagliare con Hulk e Venom non sono mai stata brava. Non riuscivo a far chiacchierare due Barbie tra loro, figuriamoci a fare l'Avenger adesso. Mi riprometto di insegnargli a costruire castelli di carte, giganteschi castelli.
Ho sonno alle 7 di sera e mi chiuderei in camera come un'adolescente incazzata, ma non avrei le stesse attenuanti, credo. Neppure sbattendo porte all'urlo di voi non mi capite.
La cena è assemblare un piatto con quello che c'è, possibilmente da non cuocere, senza passione.
I week end sono agonia, di caldo, mancanza di idee, di routine in attesa del lunedì, che allora inizia una nuova settimana e ne mancherà una in meno alle vacanze. Non ho ancora bevuto un mojito dall'inizio dell'estate e quindi, per me, l'estate non è iniziata.
Le mamme fanno i countdown, stralciando in agenda appuntamenti, riunioni, impegni, tirando righe tipo coltellate.
Dimentico le cose.
Dimentico i grazie e anche gli abbracci.
Dimentico le parole.
Dimentico che non ho i superpoteri
Dimentico perfino di starmi simpatica e, per dirla tutta, mi do anche un po' fastidio.
Dimentico i buoni propositi.
Sopravvivono le coccole, ma poche, perchè fa taaaanto caldo Cig tesoro.

Ho fatto la prova costume e il costume mi manda a dire che quest'anno lui andrà in montagna, facessi un po' come mi pare.

Due settimane. Superpoteri spenti. Addio.


giovedì 7 luglio 2016

Countdown

Inizia il conto alla rovescia verso le vacanze, quel contare da 20 indietro che ti sembra di essere già in partenza.
Se per noi sono i giorni di corsa per chiudere faccende lavorative e valigie, per Cig sono giorni pigri, nuotati in lanci di gavettoni e battaglie epiche con le pistole ad acqua. Un cambio completo al giorno e scarpe sempre zuppe.
Sono giorni di canzoni d'estate, l'altra sera cantava J-ax e Fedez e ancora un'altra estate arriverà, di cena a base di gelato che fa caldo, di un sacco di risate improvvise come temporali estivi.
Forse perché è l'ultima estate fuor di scuola, ma ho dentro un senso di cambiamento e novità che mi piace da matti.

"Mamma andiamo in America?"
"Uh bello. Perché vuoi andare?"
"Vorrei conoscere Spiderman e comprare un costume uguale al suo "
"Ma sei sicuro che abita proprio in America?"
"Certo. A New York me l'ha detto papà "
"Allora è vero e prima o poi ci andremo"
"Possiamo andare più tardi se vuoi, quando torni dal lavoro. Va bene mamma?"

Io amo le nostre conversazioni surreali e amo le giornate d'estate che conti al contrario per arrivare alle vacanze.