Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 27 novembre 2015

Giocare vince la paura (anche del dentista)

Oggi Cig è stato per la prima volta dal dentista.
Meglio, è stata la sua prima visita ufficiale, che un'altra volta c'eravamo andati di corsa giusto per verificare se l'altalena sulle gengive avesse prodotto danni gravi. Quella volta lì non gli era piaciuto per niente, anzi, ne era uscito piuttosto perplesso dicendo che mai più voleva andare dal dottore dei denti.
Così per la visita di oggi ho pensato fosse meglio prepararlo.
Ho cominciato a dirglielo tempo fa.
Tanto tempo fa, considerati i tempi di attesa.
Ogni tanto glielo ricordavo.
Non lo vedevo per niente tranquillo.
Così stamattina, assonnata e di pessimo umore come sempre (io divento socievole dopo le 10 e termino di esserlo intorno alle 21) ho avuto un'idea: giochiamo.
Ho sistemato il cuscino del suo letto a mo di poltrona reclinabile.
"Sig. Cig, apra la bocca per cortesia"
"Eh?"
"Apra tantissimo la bocca sig. Cig, sono il dottore dei denti, voglio vedere se lì dentro va tutto bene" il mio ferro da dentista era la lunghissima coda di un piccolo procione di plastica, ci tengo molto a dirlo, mi sembra professionale.
"Ahahahahahahah" ha riso Cig spalancando la bocca
"Uh, ma qui c'è un signore che mangia caramelle, si succhia il dito e ogni tanto non si lava i denti, giusto?"
"Sì sì" rideva come un matto.
"Non va mica bene sig. Cig. Poche caramelle, pochissimo pollice e lavarsi i denti sempre sempre sempre"
"Ma cosa dice dottoressa dei denti? a me piacciono le caramelle e anche il pollice" sa calarsi nella parte in un attimo e ogni volta che inventiamo un teatro si diverte tantissimo.
Abbiamo ripetuto la nostra visita almeno 5 volte, per essere certi che non ci fossero anche resti di dinosauro a dar fastidio ai denti, per vedere se il pollice si poteva in qualche modo buttare via "Ma maaammaaaa è attacato, non puoiiiii" e siamo arrivati dalla dentista vera davvero tranquilli.

So che posso fare meglio, soprattutto da sveglia e da socievole. Ma questa cosa del gioco voglio ricordarmela alla prossima paura.
E voi, come aiutate i vostri bimbi a vincere le paure?


mercoledì 25 novembre 2015

#25novembre: raccontiamo favole diverse e salveremo il mondo.


Ogni tanto qualcuno dice che le mamme di figli maschi hanno responsabilità in più, perchè educheranno gli uomini del futuro che dovranno essere meglio di quelle del presente.
Non rispondo quasi mai perchè mi sembra una sciocchezza.
Immagino che l'impegno di ogni genitore sia di crescere persone tutte intere e penso che l'educazione troppo"di genere" fin qui non abbia dato risultati grandiosi.
Comunque, quando ho saputo di aspettare un maschio, un po' ci ho pensato anch'io: vorrei fosse un uomo giusto, buono, sicuro di sè.
Immagino che avrei avuto pensieri identici mi avessero detto di aspettare una bimba, non credo avrei fantasticato su cose tipo: vorrei fosse gnocca, una principessa delle favole, la regina della casa.
Tant'è.
La questione, da qualunque punto la si guardi, non è semplicissima.
Se hai una bimba e la cresci giusta, buona e sicura di sè potrebbe un giorno incontrare un uomo a cui manca la sicurezza, per esempio. Sarà innamoratissima per un po', per quel senso di protezione che piace tanto alle femmine, ma poi spererà (forse) che quell'uomo torni ranocchio e magari non l'avesse mai baciato.
Un uomo insicuro non sai come potrebbe reagire a un ti lascio, però. Potrebbe far finta di niente e struggersi in nostalgie infinite, oppure reagire male e pensare che quella ex bambina cresciuta così bene sia cosa sua e qui si complica tutto, diventa una storia bruttissima, di quelle che conosciamo fin troppo bene.
Se hai un bimbo e lo cresci giusto, buono e sicuro di sè potrebbe un giorno incappare nella principessa di turno, ogni riccio un capriccio per intenderci. Sarà innamoratissimo per un po', per quella sensazione di continua conquista che piace tanto agli uomini, poi spererà che la bella principessina venga punta da un fuso, si addormenti per 100 anni e lascerà che sia un principe azzurro a salvarla. La exbimba principessa ci resterà malissimo, si struggerà in infinite nostalgie, passerà intere giornate a whatsappare l'uomo buono e giusto, rendendosi un tantino ridicola e autorizzando il principe azzurro a pensare a lei come a una bisognosa di eterna protezione. Una cosa sua quindi e appunto è proprio questo che dovremmo evitare.
Fateci caso comunque.
L'archetipo dell'uomo prepotente e potenzialmente pericoloso è proprio il principe azzurro: che bacia, sveglia, costringe a salire sul cavallo bianco, porta a casa sua, sposa, senza chiedere mai il parere della principessa di turno. Rapimento e molestie, c'è tutto.
Fate caso anche, perchè è importante, che la principessa è sì gnocchissima, ma sempre infelice e, cosa fondamentale, tenuta fuori dal mondo (dorme o è in qualche torre), custodita gelosamente da un incantesimo che di solito è opera di una strega cattiva, ma personalmente ho sempre pensato fosse opera del padre, a sua volta ex principe azzurro. La madre, solitamente è morta e non ha più voce in capitolo. Da ex principessa salvata potrebbe raccontarne delle belle, mettere sul chi va là la bimba. Ma niente, muore sempre, possibilmente di parto e ciao.
Notate pure, dato che ci siamo, che le favole solitamente sono pensate per le bimbe.
Per creare quella suggestione lì, della principessa salvata.
A un bimbo frega niente di essere il principe azzurro.
Preferisce gli Avengers.
Che sono la versione techno e un po' LSD del principe azzurro.
A non capirsi si inizia dalle fiabe e dai giochi.
cicciobellobua ha tutt'altre necessità rispetto a capitanamerica.
Accudimento=bimba; invulnerabilità=bimbo.
Un gran casino, credetemi.
Non se ne esce. A raccontare sempre le solite favole.
Per non avere più una giornata come il #25novembre raccontiamo favole tutte diverse e salveremo il mondo.
Insegniamo alle principesse a uscire dalle torri e a svegliarsi bene prima di salire su un cavallo e andare via con un tipo che si veste tutto di azzurro.
E ai bimbi spieghiamo bene che una principessa che dorme, fosse anche da 100 anni, molto probabilmente è una donna che finalmente si riposa un attimo o se vive in cima a una torre è perchè le piacciono gli attici con vista panoramica.
A tutt'e due ad accettare un no come risposta.



giovedì 19 novembre 2015

Nutrirsi da mamma durante l'allattamento

Una cosa non mi sono mai veramente spiegata: si parla moltissimo dei nove mesi di gravidanza ma poco dei periodi subito dopo la nascita del bambino.
Sicuramente la gravidanza è un periodo estremamente  delicato, sia fisicamente, che psicologicamente ed emotivamente.
E dopo la nascita, cosa succede?
Il dopo è una storia a parte, un gomitolo ingarbugliato di emozioni forti, contrastanti, l’ampliamento definitivo del nostro percepire verso strade sconosciute e spesso anche accidentate di dubbi, paure, gioie e sogni.
L’allattamento al seno fa sicuramente parte di questo momento e rappresenta un’altra piccola sfida per la mamma. 
Vi ho già parlato qualche post fa del programma Nutrirsi da Mamma di Nestlé MATERNA, che permette a tutte noi di richiedere, mese dopo mese, un programma nutrizionale personalizzato e studiato dai nutrizionisti A.I.Nut. La buona notizia è che il programma non è dedicato solo alle mamme in gravidanza, ma anche a tutte le mamme che allattano al seno. L’alimentazione infatti è fondamentale anche in questo periodo sia per noi che per il nostro bambino. Ciò che mangiamo, infatti, arriva anche al nostro bebè.
Nutrirsi consapevolmente è un modo di pensare veramente materno.

Inoltre, nel caso fossi piena di dubbi, come è giusto che sia durante l’allattamento, su internet puoi trovare moltissime informazioni utili e consigli pratici che ti possono aiutare e accompagnare giorno dopo giorno. Io, ad esempio, ho trovato molto utili gli articoli di alcuni esperti, dove vengono facilmente spiegati alcuni temi che attanagliano le neomamme: http://www.nestlebaby.it/sto-allattando/parola-allesperto

Nella sua naturalezza, l’allattare al seno può rivelarsi anche una bella fatica per la mamma: probabilmente perché si arriva da 9 impegnativi mesi di alta ingegneria genetica e sicuramente perché adesso si ha la possibilità di dormire molto meno rispetto a prima.

Intendiamoci, la gravidanza e l’allattamento sono stati naturali della donna, ma che richiedono una dose extra di energia. Una grande dose!

venerdì 13 novembre 2015

Bambini alla Scala.

Scartabellando l'internet alla ricerca di non so cosa, sono atterrata sulla pagina del Teatro La Scala di Milano.
Non ci sono mai andata.
Un po' mi dispiace, è che nella mia mania di protagonismo mi sono sempre detta che ci sarei andata da invitata alla Prima.
Lo so.
Sono così.
Sono capace di dar retta a follie così per un tempo lunghissimo, immaginando perfino come mi vestirò, come arriverò a teatro e che serata sarà.
Se puoi immaginarlo, puoi farlo. Che è una balla pazzesca, ma non è male crederci di tanto in tanto.
Comunque, non è della mia pazzia che volevo dirvi.
Mentre aspetto fiduciosa il mio invito alla Prima, potrei fare un sopralluogo insieme a Cig.
Anche quest'anno La Scala Propone la rassegna Grandi spettacoli per piccoli.
Due opere:  La Cenerentola di Rossini e il Flauto Magico d Mozart.
Un balletto: lo Schiaccianoci di Čajkovskij
Vari concerti
La brochure del programma completo la trovate qui
Il biglietto per gli under 18 sarà di 1€, per gli accompagnatori variano da 20 a 48 €
Stavo pensando al Flauto Magico, che lo so che sulla Cenerentola mi direbbe che l'ho portato a vedere una cosa da femmine.
E' anche un'opera che mi piace che ho ascoltato spesso durante la gravidanza, che lo dicono che Mozart fa benissimo ai bambini in arrivo. Molto più di AcDc e Linkin Park, dicono.
Gli spettacoli durano circa un'ora, unità di tempo gestibile secondo me: tra l'effetto sorpresa, la curiosità del mai visto, la musica, il posto nuovo, i colori e le luci dovrebbe passare abbastanza velocemente e con pochissime minacce.
L'idea  mi piace, avvicinarsi alla musica e al teatro fin da piccoli è solo positivo.
E poi sai che bella esperienza :)

Per informazioni e prenotazioni:
Biglietteria centrale - Galleria del Sagrato, MM Duomo  (tutti i giorni, ore 12-18) 
Infotel Scala 02 72003744 (tutti i giorni, ore 9-18)


Per le scuole: Servizio Promozione Culturale. 
tel. 02 88792013
fax 02 88792016
email ipiccoliallopera@fondazionelascala.it

I biglietti sono acquistabili anche on line: www.teatroallascala.org

lunedì 9 novembre 2015

Bordocampo.

Domenica mattina ho debuttato ufficialmente nella squadra, numerosissima, dei genitori a bordo campo. Genitori di under 6, mica genitori qualunque.
Mentre Cig calcava il suo primo microcampo da rugby in partita, noi eravamo lì trepidanti, emozionati a battere le mani.
Perchè è chiaro che batti le mani, ti commuovi, fai il tifo, cerchi di restare concentrata, ma, diciamocelo, divaghi anche un po'.
Non fate gli entusiasti a oltranza, che tanto non ci credo che seguite ogni secondo di gioco, compresi i time-out.
Passata l'onda emotiva del oh cuore di mamma come sei diventato grande, come stai bene con la divisa della squadra e (quasi) non corri più come un paperotto sghembo, subentrano altre riflessioni.
Che magari sono anche le vostre, su altri sport e in altri bordocampo.

Cig non ha ancora la benchè minima idea a quale gioco stia giocando. Potrebbe essere tutto: da strega impalata a 1-2-3 stella. Però si diverte, l'importante è questo.

Del mistero fitto del paradenti in mano anzichè in bocca.

Mai avrei immaginato di incitare il mio bambino, ossa delle mie ossa, a buttarsi nella mischia.

A bambino che corre veloce e serissimo, corrisponde genitore altrettanto serio e resistente.

A mamma cialtrona, corrisponde bimbo che si ferma a salutare.

A bambino che va in meta precisissimo, corrispondono genitori coach.

A genitori seduti a prendere il bel sole di ieri in faccia, corrisponde Cig.

Ma adesso sarà così tutte le domeniche?

A ogni "Concetrato, forza, corri" gridato dal genitore perfetto di fianco a me al pargolo 5enne, ho provato un misto tra ammirazione e voglia di portare Cig a prendere un gelato, subito.

A ogni "la cosa più importante è divertirsi" ripetuta da un allenatore o un arbitro ho provato gratitudine.

Dalle 9.30 alle 14 è troppo. Bisognerà organizzarsi in turni.

Ah, quindi c'è un comitato mamme che prepara torte per il terzo tempo?

Escogitare piano per non farsi intercettare dalle mamme delle torte.

Le mamme incaricate di servire i bimbi a tavola difenderanno pignatta e mescolo a ogni costo, deve essere su questa base che le selezionano. Sono salva.

Il terzo tempo è meraviglioso. Ci si può iscrivere solo a quello? Cig ha mangiato tutto, chiedendo il bis e chiacchierando con gli altri.

E' stata una domenica bellissima.
Voi a quale bordocampo state di solito?





venerdì 6 novembre 2015

Ordine s(com)parso

Il treno dei pensieri :) (InsideOut -Pixar)
Passano le settimane così, quasi perdo il conto dei giorni.
Il periodo è intenso, di quell'intensità centrifuga che non cerchi tu, ma ti piomba addosso tipo tornado e si salvi chi può.
Lamentarsi mai, viaggiare sempre, biglietto in mano, il naso in sù alla ricerca del binario giusto, sperando di non vedere ritardi, contrattempi, tempo che passa. Che il tempo è prezioso: ho pigiamini da infilare, storie della buonanotte da raccontare, GF con cui chiacchierare, condividere, immaginare. Che poi io immagino sempre ristrutturazioni complete di casa quando sono stanca, vai a capire.
Avrei anche il tai chi la mia passione, nuove ricette di cucina da provare e la passione più grande per la scrittura, avrei qualche commissione da fare, diversi libri da leggere, uno smalto nuovo da provare, un paio di blog a cui stare dietro.
Forse troppe cose, potrei rinunciare allo smalto in effetti, che tanto non ho mai imparato a metterlo bene.
Certo, il treno ha il vantaggio indiscusso di darti la possibilità di pensare.
Sto pensando tantissimo in questo periodo. Pensieri estemporanei e altri riccorrenti.
Ho fatto una classifica immaginaria, serissima e assolutamente ordinata in ordine sparso.

Ma la lavatrice l'ho solo caricata o l'ho fatta anche partire?
Dov'era il gatto quando sono uscita stamattina? NELL'ARMADIO ODDIO ERA NELL'ARMADIO (segue telefonata a casa)
Non ho messo la merenda nello zainetto di Cig. Veramente non so neppure dove sia lo zainetto di Cig.
Dovrei riordinare profondamente la camera di Cig. Bonificarla, proprio. Abbatterla e ricostruirla, sì, è la soluzione migliore.
Ho preso il treno sbagliato, merda (capita uh se capita)
Chissà Cig cosa sta facendo.
Ma domani, dove devo andare?
Non c'è campo.
Non c'è rete.
Non funziona la presa di corrente.
Addio.
Mare.
Aria.
Camminare.
Lista della spesa.
Wild boys, like a virgin e madonna quanto tempo è passato.
Stasera riso e verdure. No pasta, va. Vabbè, tanto torno che hanno già cenato.
Cig non trova più il suo T-Rex e io gli racconto che si è estinto come tutti i dinosauri. che mamma scorretta (e rido).
Cig.
Cig.
Siamo in arrivo A. Con quella A così marcata che ti fa sobbalzare sul sedile.
Ciao.