Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 26 giugno 2015

La vita segreta delle mamme.

Ebbene sì, ho una vita segreta.
Quella che nessuno vede, perchè è fuori orario, solitaria, silenziosa, come un'ombra che scivola via.
Senza impegni.
Senza piani.
Come viene viene.
In cui non ho età, responsabilità, ma solo possibilità. Di fare, inventare, ricordare, stare.
E' quella che non condivido, che difendo, in cui indugio e a cui torno.
Ogni mattina.
Alle 6.26.
Quando suona la mia sveglia.
Mi piacciono tanto le ore palindrome.
La prima sveglia è alle 5.55.
Mi alzo, comincio a svegliarmi, torno a letto e aspetto le 6.26.
Poi ho un'ora piena tutta per me.
A volte metto lo smalto, altre leggo, spesso scrivo, più spesso ciondolo sulla tazza di caffè, senza una vera meta.
Guardo fuori, ascolto beata il silenzio che inizia a interrompersi di altri risvegli, di altre case.
Mi ascolto, che poi non avrò più molto tempo.
Do voce a cose che altrimenti resterebbero inespresse.
Sospesa.
Un'ora.
In una vita che nessuno conosce davvero.

"Ma come mai ti alzi tanto presto e poi sei sempre di corsa?"

Qual è la vostra vita segreta? :)






lunedì 22 giugno 2015

Febbre 1 - Mamma 0

Notte di febbre.
Sarà stato il vento fresco e il sole caldo, le corse in monopattino fino a sudare anche le dita dei piedi e poi fermi nell'arietta, stanotte Cig era un ferro da stiro acceso.
"Mamma non riesco a calmarmi"
"Mamma stai qui per sempre"
"Cig, dobbiamo prendere la medicina così la febbre va via"
"No mai e mai, no"
Io non so che argomenti, armi e tecniche abbiate voi, ma io non sono riuscita a fargli prendere la tachipirina o il nurofen e neppure a misurargli la febbre.
E un po', io snaturata, mi veniva da ridere.
Sono cinque giorni che do la pastiglia di antibiotico al GattoGigi senza un miao, un tentativo di sputarla, un accenno anche minimo di rivolta.
Cosa del tutto atipica per un gatto.
So di bambini che il nurofen se lo berrebbero per merenda, che mai si accorgerebbero delle gocce di tachipirina mischiate al succo di frutta.

"Cig, prendiamo lo sciroppo"
"Mi fa schifo, no"
"Vuoi del succo?"
"Sì, tanta sete mamma"
Neppure un sorso e me lo restituisce sputacchiando
"Ci hai messo la medicina, non lo voglio"
"Cig, dobbiamo proprio mettere la supposta allora"
"Nooooooo" pianto disperato, ancorato al letto.

Si è addormentato rovente. Sono rimasta un po' con lui, seduta, mentre gli accarezzavo la fronte caldissima.
Non sempre la mamma sa come si fa.


venerdì 19 giugno 2015

#Imedeenexperience, un mese dopo.

Vi raccontavo circa un mese fa qui che iniziavo a testare un prodotto specifico per la pelle, l'integratore Imedeen  per pelli +40.
+40 non so a cosa si riferisca, sarà la temperatura, l'altezza, il giro vita, che sinceramente mi cullo nella convinzione di essere circa30, arrotondando in decenni, che tanto non siamo qui a fare i precisetti, ok?
Comunque, dicevo, è un mesetto che uso questo integratore, magari non ricordandome sempre, che non è da me tanta precisione.
In generale non ho particolare fiducia negli integratori.
Ho quel pensiero poetico che se mangi bene, dormi abbastanza e sorridi di frequente non ci sia bisogno d'altro.
Però. Qualcosa è successo.
Le mie rughe sono ancora lì, perfettamente espressive e ostinatamente posizionate intorno agli occhi e alle labbra, per non rivelarle dovrei non sorridere mai, il che è inapplicabile.
Quindi, come antirughe, al momento, l'effetto non è misurabile.
La pelle invece sta festeggiando.
E' diventata morbidissima, soffice, sembra della stessa sostanza della crema chantilly o delle lenzuola di seta.
E' compatta e morbida.
Idratata e luminosa.
Perfino punti critici, come le vele del naso o l'attaccatura delle orecchie, i gomiti e le ginocchia sono morbidi.
Mi sto trasformando in una nuvola e in tempi brevi per giunta.
Probabilmente visto che già mangio bene (ci provo), dormo abbastanza (il più delle volte) e sorrido di frequente, è come se l'integratore e io avessimo unito le forze, senza dare scampo alla pelle secca.
E questo dopo un solo mese.
Il test dura due mesi.
A fine luglio mi sarò trasformata in pashmina e passerò frusciante e morbida per un anello.
Al momento, dunqe, è un integratore che consiglio a tutte le circa30.




mercoledì 17 giugno 2015

Precisa vaghezza. Quando non c'è una spiegazione a misura di bimbo.

Gigi 
Stamattina ho portato il GattoGigi dal veterinario, per la sterilizzazione.
In coscienza ritengo che un micio di casa, che non ha la possibilità di andare a gatte o di invitarle a casa, viva più serenamente senza quel pensiero lì.
Oltre al lato prettamente pratico, perchè un gatto maschio, anche un gatto peluche come Gigi, intorno ai 10 mesi diventa davvero parecchio odoroso, diciamo così, e in appartamento la questione, insieme all''aria, diventa pesante.
Quindi via, si fa.
Già.
Ma come spiegare a Cig la questione?
Ci sto pensando da giorni, ma non ho trovato nulla di convincente, niente che non sembrasse una cosa brutta, crudele, pericolosa.
Così sono rimasta sul vago.
Stamattina siamo usciti insieme, Cig, il gatto e io.
"Mamma, ma dove lo porti Gigi?"
"Dal dottore Cig, ha bisogno di passare una giornata là, per controllare che stia bene"
"Ma lo lasci là per sempre?" dispiaciutissimo. Sulla cognizione del tempo non ci siamo proprio, nessuna differenza tra una giornata e l'eternità.
"Ma no. Vado a prenderlo stasera"
"Vabbè, ma cosa gli fa il dottore?"

Qui ho capito in via definitiva che non potevo dirgli niente di specifico.
Gli fanno una piccola operazione alle palline, per Cig sarebbe stato minaccioso.
Gli fanno una cura veloce, così poi è più tranquillo, poteva metterlo in agitazione sulle sue sorti quando fa i capricci.
Dirgli che così Gigi non sarebbe diventato papà, una tragedia.
No. Non ho trovato davvero il modo di dare una spiegazione reale, ma non cruda per lui.
Quindi la precisa vaghezza è stata l'unica opzione possibile
"Lo portiamo dal dottore: lo misura, gli controlla il cuoricino, i denti, le orecchie, il naso. Come il tuo dottore fa con te. E così stasera ci dice che cresce bene, che sta bene e lo riportiamo a casa, ok?"
"Sììì - ha detto felice e sollevato - vengo anch'io a prenderlo, perchè magari vuole una mia carezza, va bene?"

Certo che va bene <3 nbsp="" p="">

lunedì 15 giugno 2015

Io gioco da solo - una conquista epocale.

Estate, finchè è in città, vuol dire parchetto a oltranza, piscina, giochi all'aria aperta, gite, pic nic, tramonti, fiori, profumi, nascondino, 123stella!, strega-comanda-colore, corse, bici, mono-pattino, fino a tramortirsi abbastanza da fare un bel bagnetto e buona notte. Giusto, no?
Tranne quando piove.
Come ieri.
Diluvio.
Fresco e vabbè, ma davvero il diluvio.
Che si fa?
Un po' di spesa, un giro veloce nel centro commerciale e poi basta, una lunga giornata da affrontare.
Nessun amico nei paraggi, come se tutti fossimo stati presi alla sprovvista.
Una giornata senza risorse può essere molto impegnativa con un bimbo di pochi anni.
GF e io immaginavamo già catastrofi di insofferenza, che Cig non fa mistero del suo annoiarsi e, giustamente, chiede a noi di risolvere il suo empasse.
Invece ieri abbiamo assistito a una piccola svolta: ha giocato tranquillo e molto impegnato per tutto il pomeriggio, da solo.
Ha inventato un nuovo super eroe, recuperando dal cassetto un pigiamino da BabboNatale che gli avevamo preso un paio di natali fa. L'ha messo a mo di mantello, infilando solo le maniche, e via che swiiisssh, svolazzava per casa portando regali a tutti.
Poi è stato un bel po' in camera sua, tra macchinine e dinosauri e credo di essermi anche addormentata per una ventina di minuti, tanto la situazione era pacifica.
Ma che bello.
Lo dico da mamma non bravissima a giocare. Cioè, onestamente, io dopo 5 minuti mi stufo tantissimo a fare la lotta con i dinosauri, dopo 1 minuto soffro di claustrofobia se mi fa indossare la maschera dell'uomoragno e sono assolutamente inadeguata per fare la lotta.
Il pomeriggio di ieri mi è sembrata una conquista epocale, l'era tanto attesa del "so giocare da solo".
Quella insofferente ero io e quando sono così mangio ogni momento, una cosa che mi innervosisce un sacco, quindi poi mangio per il nervoso e via così. Cig era il ritratto della serenità, un dalai lama della sua camera, uno sciamano dei super eroi inventati. Che soddisfazione.
Solo sul tardi sono usciti GF e Cig, per alcune commissioni da uomini, roba di bricolage, trapani e cose così.
Mi ha raccontato GF che sono stati in silenzio tutto il tempo, ognuno interessato alle proprie cose, chi alle punte del trapano (GF) chi al tosa erba professionale (Cig).
Uomini :)


martedì 9 giugno 2015

Oooops, I did it again :)

Ora in vendita su Bookrepublic, Amazon, Kobo ecc. a 0,99€
Tadaaaaam!
Ne ho scritto un'altro.
E' un racconto.
Quindi racconta.
Di affetti, di andate e ritorni, di vecchie canzoni, di giochi, ricordi e sogni impossibili (impossibili?)

Il mio è il secondo racconto del ricettario Emma Books, per il progetto #EmmaforExpo.
Una ricetta, un rimedio.
Un racconto, i suoi ingredienti, cucinare per ricordare e tramandare.

E' scritto con amore.
Se è anche bello me lo direte voi :)


venerdì 5 giugno 2015

Consigli e buon senso anticaldo.

Colorare è sempre un bel gioco da fare in casa, nelle ore più calde :) 
- Mamma, ho così caldo che mi viene il gomito (vomito).
- Beviamo qualcosa di fresco Cig, va bene?
- Uh grazie.

E' arrivato un caldo improvviso da queste parti, afoso, appicicoso, invadente.
Boccheggiamo, vagamenti nauseati, perfino il gatto si spiaccica sulle piastrelle di cucina, per cercare refrigerio.
Passerà, dicono, si farà più fresco, torneremo alle temperature di stagione.
Nel frattempo che si fa?
Pochi consigli, molto pratici. Aggiungete poi il vostro buon senso e vedrete che il mal d'afa passa.

Solo fibre naturali, per i vestiti. Cotone e lino, che sono traspiranti. Zero indumenti attillati, niente colori scuri. Una camicina comoda a maniche lunghe è più fresca di una maglietta attillata a maniche corte ;)

Bere tanto, bere bene. No a bibite troppo fredde, gassate o troppo zuccherate. Acqua a volontà, spremute, tea deteinato, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti. Lo zucchero aumenta la sensazione di sete, tra le altre cose.

Cibo leggero, in modo che il corpo, già impegnato a combattere il caldo, non debba anche preoccuparsi di digerire il fritto o i pizzoccheri. Frutta e verdura a volontà, che dissetano e aiutano reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Frullati a volontà, magari fatti con acqua, più dissetnate e leggera del latte.
Può succedere che non abbia proprio fame quando fa molto caldo: un gelato alla frutta può essere una buona alternativa, rinfrescante.

Nelle ore più calde si gioca a casa, ombreggiando bene la stanza, creando un minimo di circolo d'aria. L'aria condizionata non è sanissima, ma se proprio non si resiste ...

O si fa un bel pisolino, all'ombra, in relax.

Quando si va a giocare fuori meglio usare un cappellino o bagnare testa, polsi e nuca con un po' di acqua fresca.

Un bagno appena tiepido la sera ritempra. Aggiungete un cucchiaio di amido di riso, fa bene alla pelle dei bimbi dopo una giornata di caldo.

Tenete in ombra la stanza in cui dorme il pupo, soprattutto se prende sole nel pomeriggio.

Insieme al caldo arrivano le zanzare: cercate un buon repellente, possibilmente naturale, così da tenerle lontane e assicurare un buon sonno al vostro bambino.

Poi si sa che mamma e papà devono dare il buon esempio e quindi vale tutto anche per noi.
A me piace il pisolino del pomeriggio, all'ombra e in relax, lo farò presente al mio capo ;)



lunedì 1 giugno 2015

Troppe emozioni, un week end a Mirabilandia.

I dinosauri piaceranno tanto ai più piccoli :) 
Cig ha un modo tutto suo di rielaborare le emozioni forti.
Quando è troppo emozionato per gestire seranamente la situazione diventa oppositivo all'ennesima potenza.
Per cui dice che si annoia.
Dice che è brutto.
Dice che noi siamo cattivi.
Che non vuole fare niente.
Che vuole altro da quello che c'è.
E' davvero faticoso, un filino frustrante e poco gestibile.
Così i due giorni a Mirabilandia hanno avuto alti e bassi. Picchi di entusiasmo, su generale smarrimento emotivo.
Alternanza di montagne russe e "mamma in braccio"; di no no e di voglio fare tutti i giochi.
Sia GF che io sappiamo, ovviamente, che fa così, ma ci coglie sempre impreparati, sempre in contropiede.
Sembra un bambino a cui non piace niente.
Poi, invece.
E' il giorno dopo, quando ha rielaborato il tutto, che comincia a raccontare ciò che ha visto, che gli è piaciuto, che l'ha emozionato.
E continuerà a sbobinare ricordi per molto tempo, entusiasta.
Ma sul momento no, sul momento è arrabbiato, infastidito, negativo, intenzionalmente dissidente: tipo fare dei gran pasticci a tavola, urlare a sproposito e fare tutte le cose che sa benissimo dare un gran fastidio a noi.
A me dispiace.
Ho sempre l'impressione di forzarlo troppo, di spingerlo troppo oltre la sua giovanissima confort zone.
E poi, visto che sono una gran pasticciona, va a finire che perdo la pazienza che è come dire che getto benzina sul fuoco.
Meno male che GF è più saldo di me e alla fine è lui che ci riporta all'equilibrio.
Comunque.
Sono stati due giorni bellissimi.
Mirabilandia ha molte cose a misura di bimbo, ma ciò che colpirà di più i più piccoli è Dinoland, l'area dinosauri, Ricostruzioni realistiche e alcuni modelli si muovono, lasciando a bocca aperta i giovani turisti. Le attrazioni sono tutte, naturalmente, a tema. Si viaggia su rotaia in vagoncini a forma di uova di dinosauro e da lì si ammira dall'alto tutta l'area; si gira vorticosamente su tazze cavernicole, fuggendo da un Dino affamato. Si vola su pterosauri, si va velocissimi sui tronchi, ci si siede all'ombra di un gigantesco mamenchiesaurus. E' tutto piuttosto realistico, tanto che Cig continuava a chiedere, un po' preoccupato, se fossero veri e non è che adesso mi mangiano.
Ci sono poi rollecoaster a misura di bambino che comunque un brivido lo daranno anche a mamma e papà; gommoni che navigano su un vero fiume con tanto di rapide e cascate; mini autoscontri in cui i bimbi possono andare da soli e la soddisfazione di Cig nel guidare una macchina usciva dai suoi occhi scintillanti.

GROSSO GUAIO A STUNT CITY - by Hotwheels 

L'evento del fine settimana è stato l'inaugurazione di "Grosso Guaio a Stunt City" by Hotwheels, spettacolo emozionante e ben fatto di stunt su auto e moto velocissime. La cosa che lascia senza fiato è che hanno costruito il giro della morte su cui viaggia una macchina (e un pilota) vera. Vedere un'auto che fa il giro completo è un qualcosa che ti lascia di stucco, quasi la mente non riuscisse a rielaborare in tempo reale ciò che gli occhi stanno vedendo. Il loop è alto 15 metri, ci sono voluti due anni di progettazione e un anno di prove perchè l'auto potesse fare il giro: è tutta questione di velocità, angolo di ingresso e nervi saldissimi del pilota. Io non ci posso neppure pensare.
Cig occhi sbarrati, dito in bocca e nenanche una parola, cioè in modalità sono stra-emozionato.
Ha detto solo "E' come la mia pista, ma mooooolto più grande".
Uno spettacolo che vale assolutamente la pena di essere visto, piacerà anche alle mamme meno interessate al mondo dei motori.

Un consiglio: non andate a Mirabilandia di domenica se è possibile, c'è tantissima gente. In ogni caso è meglio munirsi di Flash pass, che aiuta a evitare le code.
A metà giugno apre anche l'area beach, e allora sì che la pacchia sarà completa.