Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 30 maggio 2014

Il tempo non passa mai

DIY Puzzle wallclock (immagine da Google).
Il tempo, la successione degli eventi, le attese in prospettiva, il prima e il dopo che sono diversi dall'adesso.
A che età i bambini imparano a capire il tempo? Intorno ai 6 anni, pare, anche se è cosa soggettiva e spesso dipende da come riusciamo a spiegarlo noi.
Ecco.
Probabilmente io non sono molto brava, a spiegare il tempo.
Ho da sempre la convinzione che dire a Cig cosa sta per succedere sia cosa buona e giusta.
Sia che si tratti di qualcosa di immediato "Andiamo adesso a mettere il pigiama", sia di qualcosa che avverrà più in là.
Sul pigiama ci siamo, e infatti risponde a tono "No adesso, il pigiama dopo" e da lì inizia una negoziazione complessa che al confronto quelle che conduco per lavoro sono passeggiate in discesa.
Meno d'accordo andiamo su fatti che avverranno "domani" o "fra qualche giorno". Lo so, sono io che pretendo troppo, ma trovo anche utile creare un minimo di aspettativa, avere qualcosa da desiderare e che non arriva subito.
Così ieri gli ho detto "Cig, domani andiamo dai nonni, al mare".
Lui ha tirato fuori due magliette dal suo cassetto è ha risposto "sì, andiamo adesso".
"No Cig, prima c'è la nanna da fare, poi l'asilo, poi la pappa e quando tornano mamma e papà dal lavoro si parte, ok?" cerco sempre di scandirgli il tempo con cose note, in modo che possa avere un'unità di misura personale e nota.
Lui ci ha pensato un attimo, mentre trascinava il trolley in camera mia e ha detto "Ok, partiamo adesso".
Si è addormentato tardi, restando sveglio nel suo letto, in silenzio e in attesa.
"Come mai non dormi Cig?"
"Andiamo dai nonni, adesso?"
 Si è svegliato prestissimo stamattina, ho sentito i piedini girare per casa, affacciarsi alla nostra camera, quindi tornare nel suo letto. Dopo poco. "Maaammmaaaaa, andiamo dai nonni adesso?"
Avete in mente Ciuchino di Shrek che per tutto il viaggio verso molto lontano chiede "Siamo arrivati?", ecco, uguale :)
A GF e me viene da ridere, magari non è politically correct.

Voi che fate, come gestite tempi e attese?

Buon lungo week end a tutti.

mercoledì 28 maggio 2014

Sfoglia di melanzane al ragù dell'orto.

Tra i miei cibi preferiti, da sempre, c'è la pasta sfoglia.
Ah, non è un cibo, fa ingrassare e smettila?
Ok. Rifaccio.
Sono golosa di pasta sfoglia, soprattutto se è utilizzata per preparazioni salate.
Un tempo, neppure troppo remoto, il mio piatto preferito era il filetto in crosta, che come lo fa mia mamma nessuno mai.
Poi ho cambiato le mie regole di alimentazione, ho salutato il filetto, ma tenuto la sfoglia.
Si trovano in commercio sfoglie 100% vegetali e su internet ricette per preparare la sfoglia a casa, come questa.
Una volta che hai la sfoglia puoi fare tantissime cose è davvero versatile e piace a tutti.

Sfoglia di melanzane al ragù dell'orto.

Ingredienti:

1 melanzana grande, tagliata a dischi sottili.
1 panetto di tofu
olive snocciolate
ragù con verdure miste: melanzane, peperoni, zucchine, basilico, cipolla ...
1 rotolo di pastasfoglia.
pane grattugiato.

Preparazione:

Tagliate la melanzana a dischetti sottilissimi, metteteli nello scolapasta con del sale grosso e sotto un peso affinchè perdano l'acqua (che è un po' amara), ci vorrà minimo un'ora, ma più stanno meglio è.

Preparate il ragù di verdure, facendo appassire la cipolla, aggiungendo le verdure scelte a tagliate a dadini piccoli da saltare qualche minuto in padella, quindi aggiungete della polpa di pomodoro e aggiustate di sale.
Dritta sicura: comprate il sugo di verdure già pronto, ce ne sono bio e molto buoni, controllate solo, se siete in vena di veganità, che non abbiano tra gli ingredienti latte o formaggio.

Frullate il tofu con le olive snocciolate e un pizzico di origano, otterrete una crema spalmabile.

Grigliate i dischetti di melanzana.

Stendete la sfoglia nella teglia, spalmatela con la crema di tofu e aggiungete le melanzane grigliate. Coprite quindi il tutto con il ragù di verdure (che sarà denso), spolverate con pangrattato e origano.
Infornate a 200°,  finchè il bordo della sfoglia risulta color biscotto, ci vorranno 20/25 minuti, a seconda del forno.

BUO-NIS-SI-MA e dedicata ai vegan scettici, quelli che dicono che è una cucina insapore. Tiè :D :D

lunedì 26 maggio 2014

Piccole cose che ci piacciono

Allora, è andata così con Cigolino gasatissimo ed emozionato che all'andata, in metropolitana, salutava tutti come se fosse lui il padrone del vagone.
 In ufficio si è divertito abbastanza da correre per i corridoi cercando la "sua festa"; si è sentito abbastanza a suo agio da riempire di briciole la scrivania del mio mega capo (di fatto non so dirvi se ho ancora un lavoro dopo ciò), e così stressato che al ritorno si è addormentato in metro e non si è svegliato neppure mentre trascinavo il passeggino, a sobbalzi, su per le scale della stazione.
Detto questo, alla domanda Cig, vuoi tornare un'altra volta in ufficio con mamma, ha risposto un no grazie svagato, si è girato e se n'è andato in camera sua a giocare con le macchinine.
Ecco, e anche questa è fatta :)

Sicuramente è andata meglio ieri, che correva con Ale (il suo amico duenne) in mezzo a campi di spighe e papaveri, che guardava le oche ferocissime e raccoglieva mazzolin di fiori per mamma.
Siamo in effetti più tipi da aria aperta che da scrivania; più da prato o spiaggia, che da metropolitana. E poi ci piace correre, più che fare slalom in città; e stare scalzi; sporcarci che tanto dopo si fa un bel bagno; fare i tuffi nell'erba; raccogliere rami e sassi che nella vita servono sempre; salutare il treno e fate buon viaggio; ci piace il gelato alla fragola; ci piacciono i pesci, sia che nuotino, sia che entrino nel forno; la canna da pesca, i pantaloni corti; il sole in faccia, il vento che agita gli alberi.
Poi ci piace abbracciarci tutt'e tre e dire insiemeee, che è un po' come dire cheese per la foto, ma sorridi più.

venerdì 23 maggio 2014

Bimbi in ufficio

Oggi è la giornata dei bimbi in ufficio.
Di là, nello spazio cucina della sede, è stato allestito un asilo o qualcosa che ci assomiglia.
Mamme e papà stanno arrivando corredati di pargoli e sorrisi radiosi, mentre si sente già il vociare nel corridoio.
L'iniziativa non mi dispiace, andrò a prendere Cig all'ora di pranzo e lo porterò qui, a vedere dove mamma lavora.
Avere un'idea di dove stanno mamma e papà quando non sono con lui è giusto e sto seriamente considerando di riordinare la scrivania per l'occasione.
Diverse aziende aderiscono all'iniziativa, per cui oggi Milano sarà un via vai di bimbi, verso uffici e aziende, un po' come i grandi.

Anche da voi organizzano una giornata così? Cosa ne pensate?

Come dicevo, a me non dispiace anche se resta il fatto che sia troppo poco. Più Cig cresce, più mi rendo conto di quanto tempo mi manca da dedicargli, di quanto tutto sia sempre più una corsa, un incastro che non ammette ritardi o contrattempi, in una corsa quotidiana senza soste.
In tutto ciò, come dico spesso, viene a mancare anche il tempo per me e questo, alla lunga, genererà un qualche epicfail, sono qui che l'aspetto.
Per oggi non pensiamoci però, che oggi è festaaaa!
Faremo insieme il tragitto in metropolitana, quello che faccio ogni mattina, vedrà le persone con cui passo le giornate, troverà tanti bambini. Penserà sicuramente che mamma lavora in una scuola in cui ogni giorno trova palloncini e dolcetti, il che forse lo confonderà un po'.
Sono curiosa di vedere le sue reazioni e cosa mi racconterà, nella sua lingua che è ancora in gran parte inventata, mentre torneremo a casa.

Buon fine settimana a tutti :)

mercoledì 21 maggio 2014

L'ABC dell'insalata di riso (s)vegan.

Che bello, inizia a fare caldo :)
Sembra che le giornate si facciano sempre più estive e quando è così a me viene voglia di piatti freddi.
E' la stagione ufficiale delle insalate di riso e quindi della fantasia in cucina.

Oggi vi do una ricetta sperimentata ieri e che ci è molto piaciuta. E' solo una delle infinite possibilità, ma ci sono regole base che valgono per tutte le combinazioni.

1) Preferire sempre il riso (o la pasta) integrale.
2) Abbinare preferibilmente legumi
3) Insaporire con erbe aromatiche e spezie
4) Non esagerare con l'olio, che porta tante calorie e non altrettanti benefici.
5) Preferire sempre verdure di stagione
6) Pochi ingredienti, ma buoni. Così si sentiranno tutti i sapori :)

Insalata di riso al finocchietto selvatico.
(per 2 persone)

Ingredienti:

120 gr di riso integrale
200 gr di ceci lessati
Pomodoro cuore di bue maturo
Tofu aromatizzato alle erbe (il mio era al basilico, buonissimo).
Mix di erbe aromatiche
Olio qb, sale.

Lessate il riso e a cottura ultimata passatelo sotto l'acqua fredda, serve a fermare la cottura ed evitare così che si appiccichi.
Tagliare a cubetti il tofu e il pomodoro e mettere il tutto in una ciotola, insaporendo con le erbe aromatiche, l'olio e un pizzico di sale.
Scolare i ceci, aggiungerli al pomodoro e tofu e aggiungere finocchietto selvatico fresco.
Aggiungere quindi il riso, tiepido non caldo, aggiungere l'olio se necessario e aggiustare di sale.
Mischiare bene il tutto, aggiungere qualche ciuffetto di finocchietto e lasciare riposare un'oretta (non in frigorifero) prima di servire.

Se vi piace potete aggiungere senape piccante (ma magari non va bene per i bambini).
Si può accompagnare con un vino rosato o bianco, freschi.


venerdì 16 maggio 2014

Non mi piace la nanna, usciamo.

Houston, abbiamo un problema.
A Cigolino non piace più andare a dormire. Prima sì, adesso no.
Ogni sera ripetiamo la nostra routine di bagno, che comprende anche il lavaggio auto, salti sul lettone, rincorrersi per casa per mettere il pigiamino, lettura di favole, invenzione di storie di supereroi, cosa in cui GF eccelle, baci profusi della buonanotte, ti voglio bene, a domani.
Cigolino prende il suo coniglietto, se lo stropiccia sul viso, si mette il pollice in bocca, si gira sul cuscino e ciao.
Solo che dopo una mezz'oretta, quando ormai ci stiamo addormentando anche noi sul divano, Cig comincia a chiamare: non forte, anzi molto educatamente.

- Che c'è?
- Non mi piace la nanna, basta.
- Cig tesoro, è notte, non ci sono molte altre cose da fare.
- Mi sono svegliato e non mi piace il letto, voglio scendere.
- Però è ora di dormire.
- Io voglio uscire, fuori, andiamo.

Di solito mi siedo sul suo letto e chiacchieriamo un po', cioè io chiacchiero lui cerca di evadere dalle coperte.
Se sono brava nel mio chiacchierare, si placa poco dopo, ripete lo stropicciamento di coniglietto, il pollice e si addormenta davvero. Se invece no, bisogna proprio alzarsi e fare il giro delle finestre a vedere il buio là fuori e dare la buonanotte agli alberi e ai palazzi di fronte, spiegando a Cig che uscire a quell'ora, con gli alberi che già fanno la nanna, non è divertente e al parchetto tanto non c'è nessuno.

Chissà perchè vorrebbe uscire di notte, però. E' bizzarra come richiesta, no? ;)



mercoledì 14 maggio 2014

Polpettone (s)vegan.

Il miglio.
Avete fatto caso anche voi che ultimamente si parla sempre più spesso di alimentazione vegetariana/vegana?
Anche a sproposito, devo dire, e in toni più sensazionalistici che reali.
Sembra che, improvvisamente, sia diventato il modo di mangiare più sano possibile, il toccasana, la magia che cura ogni male, anche i più gravi.
Inutile dire di prendere le informazioni sempre con beneficio di inventario e di verificare che le fonti siano attendibili.
Un'altra cosa in cui non mi riconosco è la deriva vagamente hippy, new-age e radical chic che la cucina vegana porta con sè. Mah. Sono stata di recente in un self service veg di Milano e mi è piombata addosso una tristezza che ciao: mangiare verdure non c'entra nulla con la sciatteria e neppure con quel finto essenziale che si aggrappa alla spiritualità per essere credibile.
Non so se mi sono spiegata.
Se desiderate fare una scelta vegana, fatela per motivi vostri e molto forti: l'amore per gli animali, per l'ambiente, per la salute, per una qualunque teoria legata al cibo che volete, fortissimamente volete, verificare. Sono scelte personali, con tratti intimi anche, per cui non comprendo chi si fa poi predicatore in cerca di proseliti.Come non capisco chi avversa la scelta a prescindere, eh.
Fine del sermone, a proposito di predicatori :D :D

In questo periodo ho poco tempo per cucinare. Cig è in fase molto impegnativa: vuole fare tutto da solo, dal vestirsi, all'andare in bagno, alla scelta dei giochi e delle cose da fare, ma vuole, giustamente, che lo si guardi in tutte queste sue conquiste, che si partecipi da spettatori attenti a ogni suo successo. E' bravissimo e anche tanto divertente, cuore di mamma.
Io, però, sono in periodo di parecchia stanchezza, per cui, incredibilmente, non riesco a fare più cose contemporaneamente: o sto con Cig o sperimento in cucina. Quando Cigolino ha voglia di aiutarmi cuciniamo insieme, cosa che mi piace tantissimo.
Ultimamente GF ha scoperto un nuovo alimento vegano: un trito vegetale a base di soia e altre verdure che si è dimostrato non solo buono, ma davvero utilissimo. Si presenta come la carne trita, ha un buon sapore, credo possa convincere anche i più scettici.
L'ho usato per fare il ragù (al posto della carne), ma anche il polpettone.

Polpettone (s)vegan.

Ingredienti:
Una vaschetta di macinato vegetale (si trova al supermercato abituale, non è necessario andare in negozi specializzati)
100 gr. di miglio
50 gr. di piselli secchi
50 gr. di lenticchie
salsa di pomodoro
pan grattato
olio, sale, erbe aromatiche e spezie a piacere.

Preparazione:

Cuocete insieme il miglio i piselli e le lenticchie (spesso li trovate già insieme, in confezioni di pronti da cuocere), in acqua bollente e sale o, meglio, brodo vegetale.
In una ciotola capiente mischiate il macinato vegetale con le erbe aromatiche, le spezie, un pizzico di sale.
Scolate miglio&C., lasciate raffreddare un pochino e unite il tutto al macinato.
Aggiungete due cucchiai scarsi di pangrattato, un cucchiaio di olio e salsa si pomodoro, non troppa altrimenti l'impasto diventa troppo morbido.
Spostate il composto nella teglia ricoperta di carta da forno, dategli la forma del polpettone e cospargetelo di pangrattato e un filo d'olio.
Nella stessa teglia potete far cuocere patate, carote tagliate a tocchetti e cipolle piccole intere. Quando la verdura è cotta lo sarà anche il vostro polpettone, più o meno ci vorranno un 20/30 minuti.
Servire tiepido, con le verdure cotte al forno.

E' ricco di proteine e fibre, se invece del pangrattato utilizzate farina di mais sarà anche privo di glutine.
Il miglio poi fa benissimo a unghie, smalto dei denti e capelli (roba di acido salicilico).
Si accompagna alla grande con birra fredda, magari il tipo di abbazia, belga.



venerdì 9 maggio 2014

Auguri mamme.

Auguri mamme e che la forza sia con noi!

Ma anche la creatività,
la temperanza,
l'allegria,
la speranza,
il santo cazzeggio,
la voglia di crescere,
l'amore,
l'intelligenza,
la sensibilità,
l'equilibrio,
la capacità di lasciar correre e quella di correggere,
la cura,
il sesto senso,
l'energia,
la lungimiranza,
essere qui e ora,
la voglia di fare e quella di fermarsi un momento,
la riflessione,
la fantasia,
un pizzico di follia,
profonda saggezza e impalpabile leggerezza,
la pazienza,
la comprensione,
l'ascolto e il far finta di niente,
il calarsi nei panni altrui rimanendo nelle proprie scarpe,
il fare e disfare contemporaneamente,
il rispetto,
il tempo,
il coraggio,
l'attenzione.
Auguri a tutti i tipi di mamma: a chi lo è, a chi lo sarà, a chi lo spera, a chi è andata così, alle matrigne, alle famiglie arcobaleno e a quelle a distanza.

A quelle che aspettano un ritorno, con il cuore stretto, tanta paura e una speranza incrollabile.

#BringBackOurGirls 

giovedì 8 maggio 2014

I sentimenti si imparano (o sono guai).

Troppo psicopatici per fare figli o per crescerli bene.
Galimberti, filosofo contemporaneo e docente all'università di Venezia, la pensa così e lo sostiene in un lungo, e non semplicissimo, articolo che potete leggere QUI
Galimberti dice che i sentimenti non sono una dote naturale e non si trasmettono geneticamente: i sentimenti si apprendono e soltanto con la costruzione di mappe emotive si possono costruire legami e relazioni.
Le mappe emotive si formano attraverso la cura che i bambini ricevono nei primi tre anni di vita e servono a sentire il mondo e a reagire agli eventi in modo proporzionato.

Ecco. Come dire che chi ben comincia è a metà dell'opera, ma anche che se invece no, hai fatto un danno praticamente irrimediabile.

"Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono seguiti, accuditi, ascoltati allora ci si trova di fronte ad un misconoscimento che crea in loro la sensazione di non essere interessanti, di non valere niente"

Mi sono subito sentita sotto-accusa per il post dell'altro giorno, quello sui capricci. Vedi mai che non stia ascoltando abbastanza e mi viene sù un giovanotto che crede di non valere niente. Ma il peggio deve ancora venire. Galimberti fa diversi passaggi, spiegando come si parta dall'impulso (quello sì naturale e innato) e si arrivi poi a coltivare veri e propri sentimenti. Il sentimento è cognitivo, si apprende, ed è necessario imparare i sentimenti per relazionarsi in modo consapevole, adeguato e sereno al resto del mondo e soprattutto a dare la giusta risposta alle circostanze, con capacità di accoglienza. Molti sentimenti si imparano dai libri, leggendo fin da piccoli: la letteratura ci guida attraverso i sentimenti umani come nei tempi antichi faceva la mitologia. Se la letteratura però non viene frequentata, se i libri restano chiusi, i sentimenti non si formano e i bambini restano a livello di impulso, che è qualcosa da appagare subito, senza sentirne la risonanza e le conseguenze.
Galimberti continua con molta schiettezza, dicendo a proposito della nostra società:

"La nostra (società) non è idonea (alla genitorialità) perché i genitori, per sopravvivere, devono lavorare in due e quindi il tempo per la cura dei figli non c’è. I figli sono affidati a un esercito di baby sitter, o peggio alla baby sitter di tutte le baby sitter  che è la televisione. I genitori non hanno tempo di stare con i bambini e si difendono cercando di dare loro un tempo-”qualità”, ma i bambini hanno bisogno di tempo-quantitàHanno bisogno di essere riconosciuti passo dopo passo, disegno dopo disegno, domanda dopo domanda. Non basta fare quattro week end giocosi per avere una relazione con i figli.  E se non si ha questo tempo, dobbiamo rassegnarci  a avere dei figli  in cui  le mappe emotive e cognitive non si formano. Queste mappe però sono fondamentali perché diventano la modalità con cui si fa esperienza, se le mappe non sono formate questa esperienza avviene a caso e non viene mai del tutto elaborata" 

Se vi sentivate appena un po' in colpa perchè dovete lavorare e inevitabilmente togliere tempo ai figli, ecco fatto: la mazzata definitiva. Stiamo crescendo figli smappati, che non sapranno dove andare, che lanceranno sentimenti a caso in giro per il mondo. Stiamo crescendo, secondo il filosofo, futuri psicopatici. Oh ecco, state meglio anche voi, vero?
Di fatto, senza mappe emotive, le persone non sono in grado di stabilire la differenza tra il bene e il male, tra il giusto e l'ingiusto. Ci sarà indifferenza ai sentimenti altrui, mancherà il rispetto e la personale soddisfazione.
Non per mettervi paura eh, figuriamoci.
In ogni caso,da stasera, per sicurezza, leggerò almeno tre fiabe della buona notte, ognuna con un sentimento diverso dentro.Mi sembra un buon proposito, costruttivo.
E giusto per tornare alla questione capricci:

  "Oggi tutto è permesso, la società è opulenta e abbondante, i bambini ricevono una quantità di regali, anche quelli che non desiderano. Si estingue addirittura il desiderio perché i bambini vengono gratificati prima ancora di desiderare. E questi, purtroppo, sono processi che allenano l’apatia della psiche".

Qui ci vuole una strategia comune, antiapatia psichica. 
Voi cosa ne pensate? 

PS. Vorrei sapere dei figli di Galimberti, così, per curiosità.

mercoledì 7 maggio 2014

Il cacao contro l'anemia: quando si dice la fortuna ;)

C'ho il ferro basso, ma basso proprio.
Adesso lo so che qualche carnivoro convinto mi dirà che tutta sta verdura che mi mangio non fa poi così bene e mangiati una bistecca, magari al sangue e smettila.
Forse può succedere, l'anemia, in caso di alimentazione squilibrata, nel mio caso comunque la carenza di ferro è dovuta ad altre cause che non sto lì a dirvi, che tanto è roba noiosa.
L'anemia dà diversi fastidi che, in quanto tali, sono davvero fastidiosi: spossatezza, irritabilità, insonnia e tachicardia. Modestamente li ho tutti, quello più marcato e fastidioso è la tachicardia; l'insonnia al momento è roba leggera (mi sveglio alle 5 e faccio fatica a riprendere sonno, ma tanto mi alzerei comunque un'oretta dopo), stanca sono stanca e sono parecchio nervosa, cosa che non aiuta l'armonia famigliare.
Naturalmente mi sto curando con appositi integratori (sotto controllo medico, non alla come viene viene eh) e sto cercando di mangiare alimenti ferrosi. Tra cui le barbabietole, tanto per dirvi che razza di periodaccio sto passando.
Così oggi, nell'appuntamento Svegan del mercoledì, ho pensato di condividere con voi la tabella degli alimenti vegetali che contengono ferro e utili in caso di anemia. Vedi mai che torni utile anche a voi.

ALIMENTOFerro (mg/100g)
Cacao14.3
Succo concentrato di barbabietola11
Semi di sesamo10.4
Germe di grano10
Tahin o burro di sesamo8.8
Fagioli secchi8
Lenticchie secche8
Farina di soia6.9
Soia secca6.9
Ceci secchi6.4
Muesli5.6
Fiocchi d’avena5.2
Cioccolato fondente5
Lievito di birra4.9
Piselli secchi4.5
Farina di castagne3.2
Albicocche, fichi, prugne secche3-5
Quinoa2.8
Datteri2.7
Crema o burro d’arachidi2.6
Noci, nocciole, mandorle2.5-3
Mirtilli0.7

Fortuna vuole che ci sia il cacao in testa alla classifica ;) 
Così ho pensato che vi piacerebbe anche la ricetta dei brownies vegan, che trovate golosissimamente 
oh, insomma, dovrò pure combatterla in qualche modo questa anemia, no? :)


lunedì 5 maggio 2014

Capricci-mamma: 2-0.

I bambini fanno i capricci, è normale.
Si impuntano su cose invisibili, irrilevanti, si impuntano emotivamente e anche fisicamente, senza voler più muovere un passo da lì.
Cigolino non fa eccezioni. Un attimo prima mi sta abbracciando e riempendo di baci, un attimo dopo è buttato per terra, in urla che non sai come escano da quel corpicino e non c'è più modo di mediare o rimediare.
Ecco, in questi frangenti sono davvero in difficoltà.
Di solito lo ignoro, passerà.
Se siamo però in mezzo alla strada, al supermercato o in luoghi pubblici non so davvero a che risorse attingere.
A parlarci, non ascolta.
A cercare di rimetterlo in piedi, urla di più e tutti intorno che ti guardano come fossi una maltrattatrice di bambini.
A prenderlo in braccio per forza, giusto per non lasciarlo lì per terra, sembra di sradicarlo dalla sua aiuola.
Aiuto!
Cosa fate voi in questi casi? Se ne avete, certo, di casi così.
E poi, perchè fanno così?
Credo di aver lavorato bene, insieme a GF, sulle regole base: ora della nanna, essere educato/gentile con gli altri bambini, in macchina si usa il seggiolino, si mangia seduti a tavola o sul seggiolone e cose così, comprensibili a applicabili alla sua età. Non siamo arrendevoli, cerchiamo di non creargli confusioni o tensioni.
Eppure.
Ci resto malissimo quando fa così, soprattutto se siamo in giro. Mi viene voglia di tornare subito a casa e non uscire finchè non sarà grande. Mica va bene.
Ho trovato un articolo interessante sui capricci, lo potete leggere qui
A me interessa la pratica però: raccontatemi come ne venite a capo :)