Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 29 marzo 2012

Vaccinazioni: obbligatorie?

Sinceramente ho perso il filo delle vaccinazioni.
Stamattina abbiamo fatto il richiamo di quelle obbligatorie (esavalente) e una nuova per morbillo rosolia pertosse, quella per la meningite (richiamo) la faremo in maggio. Il richiamo per le obbligatorie e per il morbillo &Co. si farà ai 6 anni. Per la meningite, invece, con maggio finiamo. Ci vuole un foglio exel per ricordarsi tutto.
Cigolino, che già si era guadagnato il titolo di più coraggioso, con tanto di adesivo da tenere sul libretto vaccinazioni, oggi ha confermato il titolo. Ha pianto 20 secondi netti, salutando poi pediatra e infermiera con un sorrisone dei suoi e le mani a polpetta.
Oggi pomeriggio un po' di febbre e credo mal di testa, continuava a mettersi le mani in testa e a piagnucolare.
Qualche lineetta di febbre, per un paio di giorni, è normale a seguito della vaccinazione. Niente panico, basta la tachipirina (sciroppo, gocce o supposte) e una buona dose di coccole.
Ho scoperto che esiste una lunghissima diatriba sui vaccini obbligatori.
Molti genitori non sono d'accordo, sostengono che possono essere più dannosi delle malattie stesse e produrre danni molto seri al bambino.
Si può avviare un'azione legale di obiezione al vaccino, quindi non farli e denunciare la scuola che rifiuta bimbi non vaccinati per azioni anticostituzionali.
Per avere una prima idea di ciò che sto spiegando malissimo, si può dare un'occhiata qui.
Se poi volete proprio preoccuparvi moltissimo, il lato oscuro delle vaccinazioni obbligatorie è ciò che ci vuole, anche se rasentiamo la fantafarmaceutica politica.
Il sito del  ministero della salute è rassicurante e asettico.
Io non ci ho neppure pensato a non farle.
E voi?



mercoledì 28 marzo 2012

E se non mangia?

A cigolino non piace mangiare. Tanto entusiasmo per il primo boccone a cui segue sonoro bleah! e immediata espulsione. Non e' sempre così, ma lo fa sempre più spesso. Cuore di mamma si preoccupa, orgoglio di cuoca ne esce ammaccato. Se in linea di principio la sera preferisce una pappa dolce, la linea e' davvero sottile. Mi spiazza. Mi lascia perplessa e mi preoccupa. E' un bimbo minuto, se salta i pasti sembra subito una candelina. Che si fa? L'ultimo esperimento e' tagliare striscioline di cibo, formaggio, prosciutto, pane e lasciare che mangi da solo, con le mani. Allora si, si diverte, mangia. Pero' tra ciò che resta sulle mani, ciò che viene lanciato a terra per scoprirne il rumore o spalmato al muro per valutare la consistenza, nel pancino finisce ben poco. Unica passione conclamata e' la frutta: che sia in vasetto, a pezzi o grattugiata gli piace tantissimo. Si e' mai sentito pero' di un bambino che cresce solo a frutta? Altra passione, appena scoperta, e' il gruviera e anche qui non sono certa che sia la base ideale di alimentazione corretta. La tata mi riferisce di giornate fameliche e altre in cui bisogna lottare, di amori brevissimi per una cosa, che il giorno dopo non vuole già più. Lo so, non si può avere tutto. Cigolino dorme tutta la notte, si addormenta da solo, e' buono: se anche mangiasse sarebbe troppo, no? Pero'. Accetto consigli. Trucchi. Menù. Metodo su come non farsi abbattere e non perdere la pazienza.

lunedì 26 marzo 2012

CUCU'!

Primo giorno di orario pieno, post allattamento.
Non mi passa più.
Fuori un sole magnifico. Mannaggia.
Mi consolo pensando che comunque Cigolino sarà al parchetto a quest'ora, a curiosare dal passeggino, a tenersi in piedi da qualche parte, in mezzo ad altri bimbi.
In questo senso l'impegno economico che una tata comporta, paga. Non sta chiuso tutto il giorno, ha una sua libertà, si relaziona con bambini di tutte le età, sta con le sue cuginette, sta molto all'aria aperta quando il tempo è buono. Mi fa sentire meglio.
Non mi sento in colpa eh, perchè lavoro o faccio tardi, per niente.
E' più il dispiacere di stare meno in sua compagnia.
Intorno all'anno di età i bambini diventano molto interessanti: imparano velocemente e ancora più velocemente mettono in pratica, scoprono nuove cose, interagiscono in modo pieno con il mondo che li circonda.
E' anche il momento giusto per cominciare a dare qualche indicazione sull'educazione che verrà.
Introdurre i primi no, soprattutto quando stanno svuotando i cassetti, far capire che la stessa cosa si ottiene sorridendo e non mugugnando, il lasciar scegliere (relativamente) cosa mangiare e lasciare che nel cibo mettano le mani per conoscerlo ed apprezzarlo, dare il nome alle cose, come l'acqua per esempio: piccole cose da mettere lì, come giochi sul tappeto.
E' un momento in cui la mamma (anche il papà) si sente davvero importante: si va oltre l'accudimento e si punta verso l'interazione, la relazione vera e propria. Dopo tanti mesi è una gran conquista: il patello da cambiare non è più il centro dell'azione, neppure la pappa da preparare.
Le cose si complicano un po', ma si fanno più profonde.
E poi si gioca, un sacco. Ormai siamo professionisti nel gioco del Cucù.
Io mi nascondo e poi appaio con un gran Cucuuuuùùù. Ride tantissimo, a crepapelle.
Anche i passanti, perchè giochiamo anche in strada; anche i clienti del supermercato (è un gioco perfetto per gli scaffali); anche i condomini che sentono le sue risate per tutte le scale. A lui piace così tanto che se gli capita a tiro un asciugamano se lo butta in testa per nascondersi e invitarci al gioco. Uno spasso!
La curiosità è la molla di tutto: se non fosse per quella non si sposterebbe di un cm. Mentre, da qualche giorno, a forza di braccia e trascinando il sedere arriva ovunque, soprattutto al gatto che lo guarda paziente. Fa prove di linguaggio e di carattere.
Ha anche una lista dei desideri: in cima alla lista è buttarsi nel laghetto insieme alle papere; seguito da togliersi scarpe e calze ovunque e infilare le dita nella presa di corrente.
Voglio fare un piano d'azione, perchè meno tempo insieme non si traduca in un tempo frettoloso o distratto.











giovedì 22 marzo 2012

Festa!!

E domani qui si compie un anno!!
Sto organizzando la festa virtuale, siete tutti invitati :)
Per cui a domani e baci a profusione

martedì 20 marzo 2012

Il Battesimo

Alla fine ci siamo decisi e battesimo sarà.
Visto che è un periodo non sufficientemente incasinato tra compleanno, fine orario allattamento, ricerca della casa, volevamo aggiungere qualcosina.
Partendo dal presupposto che io ho un'avversione tutta mia verso tulle, sacchettini, fiocchetti, oggettini inutili, è facile intuire quanta passione ci stia mettendo.
Sono appena tornata dallo spaccio bomboniere, dove i gestori sono simpatici come le briciole nelle lenzuola, dove ho visto cose orrende e ho impiegato più di un'ora per scegliere: piccoli vasetti di vetro, con fiocco in tulle azzurro e blu.
Al confezionamento ci penseremo noi, per cui prevedo fiocchi storti e biglietti sbilenchi. Pazienza. Cigolino non se lo ricorderà. Mia madre sì e questo mi preoccupa molto di più, a dire il vero.
Il battesimo ha poche regole, fortunatamente e anche semplici.
Si invitano i parenti più stretti (nonni, fratelli/sorelle), gli amici più intimi, madrina e padrino. Se la cerimonia è in tarda mattinata segue colazione, se è nel primo pomeriggio una merenda con tea e pasticcini, se più tardi un cocktail. Noi saremo quelli del cocktail, magari con torta finale. L'abbigliamento ha da essere nè troppo elegante, nè troppo informale, ovvero ognuno si veste un po' come gli pare e trovo tutto ciò consolante, si può decidere in base al tempo, alla temperatura e all'umore senza dover per forza mettere quell'abito comprato apposta.
Il parroco di qui è molto easy: non ha fatto neppure una smorfia quando gli abbiamo detto che non siamo sposati, non pretende incontri preparatori e ci ha dato appuntamento direttamente in chiesa.
Ci manca solo il luogo del cocktail per il piccolo manipolo di invitati. Ma sono dettagli, in fondo.
In fondo, mancano ancora 3 settimane. Faccio in tempo ad avere una crisi di nervi per il confezionamento confetti, un'altra per i biglietti che vengono male e un'ultima perchè farà troppo freddo o troppo caldo e non saprò cosa mettermi. E' tutto sotto controllo!

Consigli in ordine sparso:
1) Ricordarsi che è una festa in cui è il bambino al centro e non i genitori;
2) Per questo motivo scegliere un luogo in cui festeggiare vicino a casa è saggio;
3) Di solito i bambini si battezzano a pochi mesi (noi ce la siamo presa comoda), assicurarsi che per lui/lei non sia una giornata troppo pesante;
4) Se avete un budget limitato, confezionare da soli le bomboniere assicura un buon risparmio;
5) Se avete maggiori disponibilità, perchè non fare le bomboniere solidali? Una parte del ricavato andrà ad altri bimbi.
6) Se si ha spazio in casa, invitare dopo la cerimonia è una buona idea, economica, più personale e rilassante dell'andare fuori.

lunedì 19 marzo 2012

No panic, sei mamma!

Una mia amica è da pochissimo diventata mamma.
E si sente già dentro un tunnel senza uscita, senza più una vita.
E' sorpresa dal fatto che le cose non vadano esattamente come aveva previsto, che gli orari non siano così precisi, che la sua funzione sia "solo" quella di dare da mangiare, che il pargoletto limiti le sue azioni a mangiare e riempire pannolini.
Parliamo al telefono, cerco di incoraggiarla.
Adesso, messa così, sembra che stia criticando.
Penso invece sia necessario, e mai abbastanza, parlare del disagio che la maternità crea.
Perchè lo crea sempre, cambia solo l'intensità, la quantità. Una piccola dose è insita nell'avvenimento, dosi più massicce di vario disagio misto depressione possono arrivare e mai l'avresti pensato.
L'arrivo di un bambino ti rende chiaro immediatamente che non ci sarà mai più niente come prima, nè tu, nè la tua vita. Non è un pensiero facile da accettare e quindi da gestire.
Il passaggio dell'accettazione, che sembra quello scontato, è il più difficile.
Tu sai, ma non vorresti e non volendo ti senti in colpa da matti.
Tu fai finta di non sapere, poi arrivano lampi di consapevolezza accecanti e hai una paura incredibile. Di perdere tutto ciò che eri, che avevi, che progettavi. A fronte di una presenza che piange, rigurgita ed è da cambiare ogni 2 ore. Non vedi dove sia il vantaggio e soprattutto non senti quell'amore incondizionato e sublime con cui le altre mamme, spesso, ti hanno fatto due palle così.
E' normale pensare che era meglio quando non c'era; normale desiderare di non esserci tu, di mollare tutto e partire per destinazione ignota (io dicevo che volevo un biglietto open per la Nuova Zelanda) e perfino avere pensieri scurissimi (ma questi durano veramente un secondo).
Se la cosa diventava grave, i pensieri di cui sopra li metti in atto. Magari non tutti insieme, magari non tutti estremi, ma qualcosa non funziona davvero.
Fondamentale è parlare di questo disagio e altrettanto lo è ascoltare chi ce ne parla.
Fondamentale è avere una persona che ci dia materialmente una mano: meglio se è il papà, ma se proprio non ce la fa o non c'è, va benissimo anche una mamma, suocera, zia o sorella che sia.
Parlare, chiedere aiuto, non vergognarsi e soprattutto non sentirsi in colpa.
Accettare anche di non sentire tutto l'amore del mondo. Quello verrà, sicuro che verrà, col tempo, giorno per giorno. Se mamma lo diventi dal test di gravidanza, per essere MAMMA ci vuole tempo, come per ogni cosa ben fatta.
Ditelo alle vostre amiche che diventano mamme per la prima volta. Non serve a niente fare terrorismo, ma tanto, tantissimo, dire loro che ci sarete, anche solo per quattro chiacchiere, anche solo per farle dormire mezz'ora. Non capiranno subito. Ma dopo sì :)

giovedì 15 marzo 2012

Capirsi.

Ho trovato qui 10 buone idee su come far giocare i bimbi da 1 a 3 anni: idee semplici, mi sembrano anche divertenti e non vedo l'ora di metterle in atto.
Ora che sono agli sgoccioli del mio part time allattamento, comincio ad avere quel filino d'ansia sul poco tempo a disposizione. Tra dieci giorni tornerò a casa dopo le 18 e considerando che Cigolino va a dormire intorno alle 20, non avremo molto tempo per sbizzarrirci in tanti giochi, come adesso che vivo sul tappeto con lui a fare e disfare torri di cubi di legno e applaudire ai cartoni animati. Ho un fondo di tristezza che non passa: proprio adesso che Cigolino sta imparando tante cose, che cerca con più convinzione di alzarsi, che fa discorsi interminabili conditi da mani che indicano, si alzano, sventolano, proprio adesso che è tutto così interessante e divertente, io avrò meno tempo.
I congedi maternità sarebbero più utili dopo, secondo me o l'allattamento dovrebbe lasciare spazio al primo allevamento, ovvero 2 ore in meno di lavoro fino all'ingresso nella scuola materna.
Allora sì, allora hai tempo per giocare, ascoltare e non perderti il primo passo: magari lui si alzerà proprio mentre io sarò in riunione, da un cliente o al telefono. Come non mi piace questa cosa!
Tant'è. Continuo a pensare che prima o poi troverò la soluzione ideale, forse mi sto concentrando sulle cose sbagliate, tutto qui.
Intanto ieri è arrivata a casa una bombola di elio (che se leggi cosa tutto può andare storto ti fa paurissima averla in soggiorno) e un bel pacchetto di palloncini da gonfiare: per il suo compleanno la casa assomiglierà a quella di UP. GF ha avuto proprio una bella idea!
Sto preparando Cigolino all'evento, gli parlo del compleanno, gli racconto chi verrà a trovarci. Proprio ieri leggevo di una recente ricerca: pare che i bimbi inizino a comprendere il linguaggio degli adulti già intorno ai 6 mesi e non i 9-10 a cui si pensava fino a poco tempo fa. I bebè ci ascoltano, capiscono, ci mandano anche a quel paese di tanto in tanto, già in tenerissima età.
Di conseguenza, parlare, coinvolgerli e cercare di capire il loro linguaggio diventa ancora più importante per non creare in loro l'impressione di non essere ascoltati/capiti.
Così come diventa importante che mamma e papà parlino bene tra di loro, che lo proteggano da eventuali discussioni (per non parlare delle litigate, ma quello va da sè) e che non li espongano a una TV non adatta, pensando che tanto ancora non capiscono.
Capiscono, hanno tutto lì, sotto la superficie: organizzano il linguaggio, apprendono, sistemano, collegano.
E poi, un bel giorno, iniziano anche a parlare :)



martedì 13 marzo 2012

Giochi e torte

E' qualche giorno che stiamo pensando a cosa regalare a Cigolino per il suo primo compleanno.
Indovinare una cosa che davvero gli piaccia, a questa età, è difficile.
D'altra parte concentrarsi su cose che piacciono più a noi non è molto fair, diciamo così.
Le cose utili le ha tutte, per cui ci resta solo la parte futile.
Siamo indecisi tra cavallo a dondolo e triciclo.
Entrambe utili per sviluppare il senso di equilibrio e di avventura, anche se non molto quello di indipendenza: il triciclo dovremo spingerlo per diversi mesi, sul cavallo a dondolo dovremo vegliare per evitare zuccate rovinose.
Cubi e cubotti lo affascinano un attimo, poi li succhia, quindi li lancia per vedere cosa fanno quando cadono.
Sui giochi musicali ho posto io un veto, da dopo Natale.
Però la musica gli piace un sacco e si mette a ballare: ci sarà un baby dancefloor?
Per i libri è presto, legge solo quelli che galleggiano durante il bagnetto.
Insomma, alla fine torniamo sempre sul cavallo a dondolo o triciclo. Magari anche con il casco, così, giusto perchè il marmo è duro.
E poi, che torta?
Vorrei potesse mangiarla anche lui, il festeggiato.
Io nella preparazione dolci sono un disastro totale, per cui forse è meglio ordinarla.
Dovrebbe essere solubile come i biscotti plasmon o morbida come il semolino, che sappia di frutta (di cui va matto), ma non troppo da masticare altrimenti si strozza.
Cosa suggerite? Se poi avete una di quelle ricette infallibili anche se messe in opera da una negata ... ecco, io prendo subito nota.
Ah poi mi sa che nel frattempo organizziamo anche il battesimo e qui sono alla ricerca scientifica di idee low cost, ma carine.
Aspetto consigli, ricette, idee regalo, esperienze, cose da fare e cose assolutamente no. Esagero?



venerdì 9 marzo 2012

Mimosa

Ieri ho aperto questa pagina per fare gli auguri a tutte, spargere mimosa, magari sparlare un po' degli spogliarelli e delle cene in offerta speciale. Poi però sono stata sommersa da cose da fare in stretta sequenza e in un attimo era già notte.
Ho comunque fatto in tempo a leggere qualcosa qua e là: sembra proprio che ieri, di donne, ne abbiano parlato seriamente.
Parole sante quelle di Napolitano e il suo invito, alle imprese, a rendere possibile l'equilibrio tra vita e lavoro, soprattutto per le donne che di lavori ne fanno almeno due e vanno aiutate.
Anche il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri ha tirato fuori una grande verità: "Le quote rosa non mi piacciono molto, preferirei non ce ne fosse bisogno, che le donne fossero messe davvero in condizione di competere con il resto del mondo", ha detto il ministro. La Cancellieri ha sottolineato come le donne per essere competitive "non hanno bisogno di quote rosa, ma di asili nido, di aiuti per la famiglia per sostenere il doppio peso familiare/professionale"
OOOH era ora, no?
Chissà se l'ha ripetuto anche oggi e se mai vedremo qualche passo in questa direzione.
Su twitter questo intervento è stato ritwittato molte volte, soprattutto da uomini, in applausi virtuali senza fine.
A proposito, se siete su twitter, io sono qui: @lawising, che mi sento un po' sola (che è più poetico dell'ammettere che ancora bene bene come funziona ...)
Altro tweet a ripetizione, evviva!, l'iniziativa di donare via SMS a Doppia Difesa, la fondazione Onlus voluta dalla Hunziker e dall'avvocato Mezzogiorno per soccorrere e tutelare le donne vittime di violenza, fisica e psicologica.
Quest'anno, 2012, 31 donne sono state uccise da qualcuno a loro molto vicino. E' un dato che fa paura e mette una tristezza infinita.
Era mimosa ovunque ieri, era donna, era solidarietà e buoni propositi. Speriamo non sia stato solo ieri, che qualcosa a un certo punto cominci a cambiare.
Solo uno slogan mi ha lasciato un po' così: donna è mamma.
L'ho trovato sgarbato nei confronti di chi non riesce ad avere figli o non ne vuole.
O magari l'ho capito male io, che ci sta eh, che sono talmente rintronata ultimamente che capisco in modo creativo.
Avete festeggiato?
Io ho consolato Cigolino da un paio di incubi: devono essere stati bruttissimi, era disperato. 
GF ko, forse qualche strascico di influenza.
Però c'era Il Giovane Montalbano in tv, che mi piace un sacco. Starò mica diventando una cougarLady??!!!
Con questo interrogativo di un certo livello vi auguro un buon fine settimana!!

mercoledì 7 marzo 2012

Il rito della nanna

E' quella mezz'ora o poco più che precede la nanna di Cigolino: di solito GF non è ancora tornato, io aspetto di metterlo a nanna per poi preparare la cena. E' il momento del cool down, dei giochi tranquilli, dei cartoni animati a volume basso, o della musica e di quattro chiacchiere.
A Cigolino racconto sempre la mia giornata, come se fosse una favola. Lui mi racconta la sua, come se fosse dialetto giapponese.
Mi piace pensare che lui partecipi, che piano piano entri nel mio mondo, in quello di papà, attraverso i racconti. Intanto lo guardo e cerco di capire cosa davvero vede nei cartoni in tv e cosa lo incanta: perchè alcune cose lo rapiscono proprio, altre lo lasciano indifferente e a me sembrano quasi uguali.
E' l'ora del profumo del bagnoschiuma, dei capelli morbidini, degli occhi che si stropicciano, degli sbadigli, dei gridolini al TG (è un bimbo molto informato), della caccia al telecomando perchè gioco più bello non c'è. E' il momento in cui la giornata, la sua, sfuma piano.
Il segnale che è ora di dormire me lo da lui: non vuole stare in nessuna posizione, nè in braccio, nè seduto a giocare, nè in piedi. Allora diamo la buonanotte ai gatti, alla tenda colorata di cucina, al palloncino che ancora vola sopra il suo letto.
Gli raccomando di fare solo sogni bellissimi, gli ravvivo le coperte e il cuscino e lo metto giù, col fido coniglietto. E' a questo punto che mi regala lo sguardo più bello: sorride con gli occhi, con la bocca sdentata un secondo prima di infilare il pollice, girarsi su un fianco e buonanotte.
Cerco di mantenere il rito, di ripetere gesti e orari: trovo funzioni davvero, la messa a nanna non è una lotta così.
Le sere che invece sonno non ha, mi guarda col sorriso di chi vuole giocare e non appena esco dalla stanza con precisione assoluta comincia a tirare calci al carillon appeso al letto e ululare cose tipo maaaammmaaaaaa daaaaaaa deeeeee.
Allora lo riprendo, giochiamo ancora un pochino e ripetiamo il rito.
Diciamo che in massimo tre tentativi cede ;)

martedì 6 marzo 2012

Il palloncino

La scoperta del momento è Il Palloncino!
Sabato il colpo di fulmine: Cigolino ci ha costretto a seguire una farfalla, saldamente legata al braccio di una bimba, per tutto il mercatino. Una volta raggiunta l'ha esaminata con cura, stupito da questa cosa che non cade, anzi va verso l'alto. Un attimo dopo c'era una lumaca tutta colorata legata al suo passeggino. Lo sguardo verso il cielo, manine tese e, ogni volta che l'aveva a tiro, una lotta di piedi e mani e mento per non farlo volare via.
Io ci ho messo del mio, legandolo male al passeggino, così poco dopo una lumaca arancione volteggiava in cielo, con grande perplessità di Cigolino e anche del suo papà che mi guardava così, senza speranza, rassegnato alla mia solita distrazione.
Domenica altro giro al mercatino e non appena Cigolino ha avvistato il mazzo di palloncini in mezzo alla piazza ha cominciato ad agitarsi sul passeggino, battere le mani, indicare, ridere. Con un intuito fuori dalla norma ho inteso che ne volesse uno ;)
Visto che alla lumaca ci eravamo già affezionati ne abbiamo preso uno identico a quello volato via.
Questa volta sono stata meno distratta e ancora vola sopra il suo lettino.
Ogni volta che lo vede lo saluta con le manine, tutto contento. Anche prima di addormentarsi l'ultima conversazione è con il palloncino.
Ha fatto diversi esperimenti: prenderlo e lasciarlo andare per vedere se cade, ma niente, vola; prenderlo a pugni per stordirlo e farlo cadere, ma niente, vola; convincerlo a parole (sue) a stare fermo, ma niente, vola.
E' uno spasso! Per lui, che ama far cadere gli oggetti, sentirne il rumore e controllare che fine hanno fatto, è un'esperienza nuova: il palloncino non fa rumore, non cade, va dove vuole. Ne è affascinato e divertito.
Magari per il suo compleanno gli regaliamo la sua stanza piena di palloncini volanti.

lunedì 5 marzo 2012

La domenica della mamma

C'è un pensiero che gira intorno in questo periodo: cambiare lavoro, per fare qualcosa che mi piaccia di più e che mi lasci un pochino più tempo. E' un sogno, che ancora, per mille motivi, non ha la forza di diventare progetto.
E' un momento, però, che sto con le antenne tese pronta a captare segnali.
Va da sè che poi ricevo tutti i segnali, senza possibilità di fare filtro. Così ieri. Mi sono messa comoda e ho guardato la trasmissione della Raznovich, su LA7.
Lei mi piace molto, l'argomento era quello giusto: mamme e lavoro.
La delusione è stata pari all'aspettativa.
Intanto avevo capito male il tema: non era mamme e lavoro, ma mamme e carriera e già qui la differenza è sostanziale. Una carriera rende di più, in termini economici, di un lavoro.
Di conseguenza le mamme presenti erano: Benedetta Parodi, un'europarlamentare, un'imprenditrice, una manager e via dicendo. Cioè donne dalle spalle coperte, non mamme che si arrangiavano prima, e dopo hanno trovato uan soluzione per continuare a farlo, ma più comodomante.
Mi sono innervosita. Avrei voluto irrompere negli studi e far esplodere una mitragliata di "Signore, ma vi rendete conto oppure no? ma di cosa stiamo parlando? ma che razza di via indicate alle mamme normali e non privilegiate?" O qualcosa di simile, insomma.
Poi tutte sorprese che tante mamme lascino il lavoro e tutte insieme a ragionar della mamma italiana, così chioccia, così culturamente legata al suo ruolo. Nessuno ha sollevato la questione del costo degli asili nido, o delle babysitter, degli orari degli asili che spesso non cioncidono con quelli della giornata lavorativa, del fatto che non tutti hanno nonni vicini a cui fare riferimento, solo per fare degli esempi.
Si compiacevano di mariti solidali nel ruolo, invece, senza considerare che le mamme single sono tante.
Poi. Le signore presenti si erano reinventate (reinventare era il verbo di ieri) in mestieri comunque attinenti al ruolo di mamma. Perchè? Se diventi mamma e vuoi cambiare lavoro, puoi solo lavorare nel mondo della mammità? E perchè mai indicizzarsi in questo modo?
Ho avuto una domenica molto pensierosa.
Mi sono sentita con le spalle al muro ed è una sensazione che detesto.

sabato 3 marzo 2012

Rete preziosa.

Nessuna ramanzina e noi una bellissima serata.
Siamo andati alle terme. Ci siamo goduti 3 ore tra saune, idromassaggio, spuntini vegetariani e rosè frizzante che vogliamo farlo più spesso, ci ha rimesso al mondo. Cigolino dormiva serafico e la mattina al risveglio, quando ci ha visto, batteva le mani tutto contento.
E' l'investimento che di cuore e slancio consiglio: una serata fuori e a casa la babysitter. Serve. Ti conferma che non sei solo un genitore: sappiamo che le conferme, soprattutto con bambini piccoli, servono eccome.
L'altro giorno parlavo di "mamme cattive" con un'amica psicologa, quelle cioè che riconoscono di avere momenti di rabbia cieca, quei pochi secondi  che alzano onde emotive che neppure uno tsunami.
Mi ha raccontato un po' di cose, tra cui incontri dedicati proprio ai genitori con figli tra gli zero e i cinque anni.
Spero di ospitarla presto qui, così ci darà qualche dritta e rassicurazione.
Intanto un'altra amica neo mamma mi ha chiamata ieri: il suo bimbo ha una settimana e le domande sono tante. Ecco, mai avrei pensato di ritrovarmi nelle vesti di consulente alla primissima infanzia, mi veniva da ridere mentre la rassicuravo dicendole che è perfettamente normale che il piccolo mangi e riempia pannolini, tipo catena di montaggio.
Ancora una volta, avere intorno una rete di mamme, di amiche, virtuali o meno, è cosa preziosissima.
Buon fine settimana!


giovedì 1 marzo 2012

Ma cosa notano?

Ho spostato un attaccapanni, dall'ingresso è finito in camera.
Stamattina Cigolino, nel solito giro di ricognizione mattutino, ha notato il cambiamento e indicando l'attaccapanni ha cominciato un discorso molto serrato, sempre indicando, agitando le mani, come a chiedere spiegazione o dare un suo parere. Ho riso a lacrime!
Sinceramente non immaginavo che a 11 mesi fossero già così attenti ai cambiamenti e soprattutto che notassero cose con cui non hanno a che fare, tipo giochi o vestiti (lui esamina sempre una cosa nuova che indossa).
Stasera GF e io usciamo, noi due.
Ogni tanto ci vuole. Fuori. Noi due, ci siamo dati appuntamento come due fidanzatini :)
Ecco.
Chissà se domani mattina avremo la ramanzina di Cigolino, perchè siamo rincasati tardi....