Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

sabato 31 dicembre 2011

Felice anno nuovo!

Felice anno nuovo a tutti.
Un brindisi da fare stasera? Auguriamoci il meglio del meglio, per il 2012 e gli anni a venire!!

Chissà se Cigolino si spaventerà per i bottti ....

Auguri auguri auguri!

mercoledì 28 dicembre 2011

La lineetta bianca

Oggi, dopo due notti di febbre di Cigolino (e due notti insonni per noi), dopo qualche giorno di varia svogliatezza, di sguardi seri seri e sbadiglioni pesanti, oggi a 9 mesi e cinque giorni è spuntato il primo dentino!
Me l'ha fatto sentire proprio lui, Cigolino, portandosi un mio dito alla bocca, proprio lì, dove improvvisamente c'è una lineetta bianca.
Che ometto :)
Abbiamo festeggiato con applausi, vari evvivaaaaaaaa e un buon umore da grande evento.
Speriamo che la febbre non torni. Una bella dormita è quello che ci vuole.

martedì 27 dicembre 2011

Dal peluche al cellulare

E via, anche Natale è passato.
Cigolino sveglio fino a mezzanotte, perchè, secondo me, ha capito che era festa, che Babbo Natale was coming to town ecc. ecc.
Cigolino sbaciucchiato, superstar, che non dorme mai per l'eccitazione. Cigolino con la febbre stanotte: saranno gli stravizi?
Tanti regali per lui: cose che schiacci e suonano, cose che anche senza schiacciare suonano. Tutte colorate e con minimo 10 musiche e toni diversi.
Orbene.
Portatami, per cortesia, evidenza scientifica che il suono, quel suono dei giochi che ti entra nelle orecchie e ti trapana i nervi, dicevo che quel suono sia necessario, fondamentale, allo sviluppo psico-fisico dei nostri pupi. Perchè se è proprio così me la cavo con i tappi nelle orecchie, ma se così non è magari  tolgo le pile.
In ogni caso il passaggio dal peluche al cellulare giocattolo, al gioco musicale, ha dell'epocale.
Vedere Cigolino seduto davanti ai suoi giochi, che schiaccia, agita le mani, ride, si butta all'indietro stampandosi sul pavimento, è emozionante.
Come lo è stato vederlo tutto impegnato a esaminare nastri e carte o il primo vero incontro con il gatto (fin qui visto dall'alto del seggiolone): più il gatto si avvicinava, più lui rideva felice, eccitato. Lo ha accarezzato e poi ha strappato un bel ciuffo di peli, quasi volesse un souvenir dell'incontro. Il gatto paziente, disponibile, senza neppure un miao di protesta.
Ce li siamo goduti questi giorni, è stato un primo Natale bellissimo.


giovedì 22 dicembre 2011

AUGURI DI CUORE!

A chi è passato di qui e non si è fermato,
a chi di questo luogo fa parte,
a chi se n'è andato,
a chi ha trovato qualcosa di utile,
a chi si è divertito,
a chi una volta e basta per carità,
a chi ha detto e
a chi ha solo letto.
A tutti voi, con affetto e amicizia auguriamo

BUONE FESTE!
Cigolino, GF e La Wising

Nono Complemese

E domani sono 9 mesi!!!
E' un giovanotto ormai, Mister Cigolino.
In questo mese ha imparato:
- a scegliersi i cartoni animati, manifestando gusti precisi;
- a fare piccoli scherzi: imita me che soffio sulla pappa e ride un sacco; fa finta di lamentarsi nel suo lettino e appena arrivo ride;
- a dire MAMMA!
- a stare seduto e giocare in questa posizione;
- "chiacchiera" sempre di più;
- a sentire la mancanza delle persone: non è tranquillo finchè non rientra anche papà la sera;
- a mangiare quasi tutto;
- a prendere gli oggetti con decisione;
- mi aiuta quando lo vesto/svesto chiudendo i pugni per far passare meglio le maniche;
- a capire il tono della voce: se lo "sgrido" si fa serio serio.

Noi in questo mese:
- Ci siamo divertiti un sacco!!

martedì 20 dicembre 2011

Con 24mila baci, grazie :)

24.000 visualizzazioni dall'inizio a oggi.
Grazie a tutti!

Occhio al tempo!

Sono giorni di corsa. Vorrei dire che sono tutta presa dal turbine natalizio e invece è quello lavorativo che mi fa sentire come dentro un frullatore. Quindi addio all'uscita alle 15.30, molto più spesso sono le 17, proprio a voler scappare. Il che si traduce in stanchezza e soprattutto in meno tempo per Cigolino. Che nervi!
Però. Il tempo per giocare resta.
Gli piace la musica, sentire cantare, comincia ad avere un certo discernimento per cui preferisce i cantanti veri a me. Con il suo sonaglino batte il tempo, un tempo suo certo, ma lo vedi che è proprio soddisfatto di far parte della performance. Gli piace analizzare le mie collane: le prende, le guarda serissimo, le scorre, le assaggia, le agita. Se sono appese al mio collo le tira, mi strozza e si diverte un mondo (tendenza, quello allo strangolamento, da monitorare, soprattutto in adolescenza).
Poi un po' mi prende in giro. L'altra mattina soffiavo sulla sua pappa, lui mi ha guardata, ha soffiato e si è messo a ridere a crepapelle. Ride, ride un sacco, ride senza freni quando ormai ha sonno e si avvicina l'ora della nanna.
Ha scelto anche i suoi cartoni animati: davanti ai teletubbies si incanta, mentre è con PocoYo che proprio si diverte, prova a battere le mani, sbaglia la mira, ci riprova.
Mi dispiace un sacco essere così di corsa, sempre. Non ne faccio questione di abnegazione, il tempo di una mamma è fatto di tante cose e così deve essere, ma proprio di energie, di fantasia, di mente sgombra.
Tra i buoni propositi per il nuovo anno c'è quello di approfittare il più possibile dei giorni di maternità facoltativa (congedo parentale) che ho ancora a disposizione: un tesoretto prezioso per giocare di più.

lunedì 19 dicembre 2011

Uscire da soli.

Sabato sera cena da amici.
Quelle belle cene in cui si è in tanti e chiassosi e dove, anche volendo, non troveresti un angolo dove far dormire un bimbo di 9 mesi.
Per cui l'abbiamo lasciato con la baby sitter, a casa, nel suo pigiamino, pronto per la nanna.
Mi sono davvero goduta la serata, rilassata, mentre gli altri amici inseguivano bimbi duenni eccitatissimi dalla confusione, cullavano baby-bimbe bellissime e mangiavano a turno.
Ogni tanto ci vuole e lo consiglio.
Uscire da soli, senza la borsa dei pannolini, senza pappe e cucchiaini, semplicemente in due.
Il rovescio della medaglia è che comunque si ha un orario di rientro, concordato con la babysitter, per cui si è in libertà vigilata.
Per una sera però, mangiare insieme, chiacchierare senza dover continuamente controllare, giocare, imboccare è bello come una sorpresa sotto l'albero.
Tornati a casa Cigolino ha aperto gli occhi, ha voluto fare un giro per casa a verificare che tutto fosse al suo posto, ci ha pastrugnato un po' la faccia e si è riaddormentato tranquillo.
Da rifare.

giovedì 15 dicembre 2011

Parole parole

Si è addormentato alle 20 Cigolino, si è addormentato mentre lo mettevo nel suo lettino, nel tragitto da me alla coperta. Dito in bocca, coniglietto e occhi chiusi. Pufff, andato.
Chissà cosa ha fatto oggi per essere così provato? :)
Mentre sono via, lo ammetto, non lo penso molto: forse è poco materna come cosa, ma va proprio così.
Quando però lo ritrovo, a metà pomeriggio, mi piacerebbe sapesse già raccontare. Lo guardo, i suoi occhietti vispi e curiosi e vorrei sapere tutto: chi ha visto, dove è andato, cosa ha pensato. Se gli sono mancata o meno non sarebbe importante, vorrei solo sentirlo raccontare.
In attesa di tutto ciò a raccontare sono io, mentre spingo il passeggino verso casa gli dico della mia giornata, le cose buone e quelle che mi hanno fatto arrabbiare, cosa ho mangiato a pranzo e cose così. Un giorno, saprà parlare, e mi dirà: vabbè mamma, taci un'attimo però.


mercoledì 14 dicembre 2011

Serata mondana

Ma com'è, è già mercoledì sera? e io dov'ero?
Ecco, lo ammetto, sono in questo stato.
Ansia da prestazione natalizia, scassapallamento cosmico sul lavoro (buoni propositi per l'anno nuovo: mettersi a dieta e cercare una nuova occupazione), Cigolino che ha energie nuove, dirompenti e le mie invece che sono inversamente proporzionali.
Però signore mie, ieri sera ho avuto una serata così mondana, così glam!
Ogni tanto si riunisce un gruppo eterogeneo di amiche e colleghe, che già è interessante di per sè, ma che in più ama divertirsi. Mi piace un sacco esserci, anche se non sempre riesco.
Ieri era la serata della ciofeca lottery. Ognuna di noi doveva portare 2 oggetti brutti, o inutili o kitch o tutte le cose insieme, ben impachettati. Bigliettini con il numero e via all'estrazione.
Una cosa semplicissima, ma vi assicuro che il divertimento è strepitoso.
Certo ci ha aiutato un Gewurtztraminer Alsaziano che andava giù una meraviglia, ma insomma, non siamo il club dell'anonima alcolisti per cui era tutto sotto controllo.
Io ho visto passare un drago con le ali mobili e tutto arroccato su una roccia di plastica; orecchini che neppure in qualche paesino dell'est vendono più e una borsa di cui hanno taciuto, per pudore, la provenienza. Tante risate, pizza e gelato. Una bella serata, di quelle che poi dici dai, non è vero che non ci si diverte mai in questa città.
Cigolino a casa, con il suo papà.
Un bacio mentre dormiva: come sa dormire bene quel bambino, nessuno mai. Il ritratto della pace. Anche le peggio arrabbiature passano, così.

lunedì 12 dicembre 2011

Il presepe

E via, a rotta di collo verso Natale.
Anche se cerco di opporre resistenza, perchè ho bisogno di più tempo per fare le cose che vorrei, non c'è verso, mancano solo due settimane.
Per Cigolino, sotto l'albero abbiamo messo un telecomando e un cellulare (mica veri eh) le sue passioni irrefrenabili del momento. A parte gli preparerò la carta regalo, un sacchetto pieno, da stracciare, mangiare, stropicciare e ingaggiare battaglia. Credo abbia dei conti in sospeso con la carta colorata, si accanisce proprio.
A vestiti, giacche, magliette cose utili ci penseranno gli altri: GF e io vogliamo fare la parte di quelli che guai se non si gioca un sacco.
Abbiamo anche sistemato un presepe sul mobile: è buffo, tutte le statuette sono tonde e sorridenti. Un po' vaghe anche, tanto che avevo messo la madonna tra i re magi e un magio proprio lì, vicino a San Giuseppe. Roba da far rimanere secco Giovanardi.
A Cigolino piace un bel po', tanto che temo per l'incolumità di gesù bambino: sarà sommerso da generose leccate nei prossimi giorni.
Ecco. Pericolose abitudini.



Da qualche giorno Cigolino dorme tanto: lunghe ronfate pomeridiane e la sera a nanna presto. E' normale? Sta crescendo? E' stanco?

venerdì 9 dicembre 2011

Albero di Natale

E anche il nostro primo albero di Natale è fatto!
GF ha montato l'albero, nuovo, bianco, io ho aperto tutti i rametti, Cigolino ha succhiato per bene tutte le decorazioni, che quindi sono in stoffa colorata e saliva, con la nonna l'abbiamo decorato.
E' bellissimo.
Il gatto tenta di abbatterlo.
Cigolino lo fissa a bocca aperta, occhi sgranati. Le luci, soprattutto le luci.
Deve piacergli molto, si è placato all'istante anche il pianto disperato da brutto sogno, ieri sera.
E' un Natale che non ricorderà, ma noi sì.
A Natale inaugurerò anche la scatola dei ricordi: comincio a mettere via le piccole cose importanti che restituirò a Cigolino per i suoi 18 anni. La prima tutina, il gioco preferito, le figurine, cose così.
Noi ce lo ricorderemo sì questo primo Natale: noi ce l'abbiamo già dentro questa gioia nuova, affiora dagli occhi, dai sorrisi improvvisi, dalla voglia di giocare tutti insieme. Per Cigolino conserveremo foto e fiocchi.
Se avessi anche pensato ai regali da fare, sarei perfettamente rilassata e starei sotto l'albero di Natale a fissare le luci. Invece so che è solo questione di tempo, tra un giorno, massimo due, sarà esplosione da isteria da shopping natalizio.
Aiutoooooo!!!





martedì 6 dicembre 2011

Life&work balance

Ieri è andata così, un sacco di cose da fare in ufficio.
Poi ho guadagnato l'uscita, la metro, casa, quasi avessi rubato quelle due ore. Arrivo a casa e il telefono non smette di suonare. Così, mentre Cigolino si impiastricciava con il suo biscotto preferito, sparecchiava a suo modo il tavolo di cucina - buttando tutto per terra e osservando poi le cose sul pavimento - io ho acceso il pc e ho continuato a lavorare da casa. Chiacchieravo con Cigolino, rispondevo a mail e telefonate. L'ho messo un po' nel suo lettino (ha la mezz'ora di nanna pre-cena) ed era ancora ufficio, mentre pulivo verdure e riordinavo.
Poi mi sono fermata un attimo. Mi sono sentita triste, improvvisamente. Mi sono sentita presa dentro qualcosa che non vorrei. Mi sono sentita arrabbiata. per la medaglia e il suo rovescio.
La medaglia è che la maternità si paga. Mi trovo nella condizione di dover ricominciare da capo, come se fossi appena arrivata in azienda. Il che è orribile, demotivante, discriminatorio.
Il rovescio è che per il tipo di lavoro che faccio, potrei davvero lavorare da casa.
Telelavoro, esiste. Nessuno lo usa, pochi lo sanno, ma esiste, giuro.
Lavorando da casa, risparmierei un sacco di soldi e pensieri. Ancora meglio del part-time, più efficace anche per l'azienda.
Invece lavorando in ufficio e a casa rubo tempo a Cigolino, a GF e a me.
Cercare quel famoso, chimerico, equilibrio tra lavoro e vita privata è l'unico buon proposito che farò per l'anno nuovo.



venerdì 2 dicembre 2011

Possiamo giocare e basta?

Ci piace guardare i cartoni animati. Quando torno dal lavoro è un piccolo rito: ci sediamo sul divano, Cigolino e io, e ci guardiamo almeno 10 minuti di cartoni. Tutto il tempo che la sua attenzione sempre in movimento permette. Poi segue voglia di stare sul tappeto, anzi di stare in braccio, anzi di vedere da vicino la tenda colorata, i gatti, le scarpe, in una girandola infinita di mi alzo, mi siedo, mi rialzo e facciamo anche una giravolta.
I cartoni, in realtà, sono brevissimi momenti tra una pubblicità e l'altra. E le pubblicità sono devastanti, anche per me che sono una publivora impenitente. Sono gli spot dei giocattoli. Raccapriccianti, sia gli spot, sia i giochi. Passa un unico messaggio: le bambine, giocando, devono imparare a cucinare, rassettare casa, badare a bambole inquietanti, telefonare alle amiche, scegliere abiti e trucco (!!), truccare anche la bambola, improvvisare tea. Povere stelle, non giocano, è un corso di formazione! In compenso i bambini non fanno altro che ammazzare mostri orrendi.
Se c'è qualcosa di trasversale e magari istruttivo, il piccolo testimonial, quello che impara a scrivere, leggere, tutto da solo davanti a una tastierina, è nella maggior parte dei casi maschio.
Come dire che siamo fregate fin da piccole, che i ruoli sono definiti, che così è e così sarà.
Ora non dico di regalare bambole ai maschietti e mostriciattoli alle bimbe, ma ... Ma?
Come si fa? Ci sono giochi che invece di suggerire, insinuare, un ruolo fanno giocare e basta? Tutti insieme, che ci sarà tempo di mettere creme a sederini arrossati e saranno, allora, veri e non di plastica, che a fare la guerra ci pensano già in tanti, che non è vero che le bambine sono tutte rosa e i bambini tutti azzurri. Ci sono giochi così?
Che già sono un po' in ansia, pesando a Cigolino in giro per casa a organizzar guerriglie tra  pupazzi vari.


PS. E' ufficiale, dice MAM-MA davvero :)

giovedì 1 dicembre 2011

L'ignoranza rende la donna mamma

Io questo articolo non lo commento, questo, che è apparso su Libero e che sta facendo il giro del web.
Proprio questo qui, in cui un Camillo Langone qualunque dice che non è colpa sua, che lo dicono i numeri, ma se vogliamo tornare a far figli bisogna far studiare meno le donne.
Ecco, commentereste voi, per cortesia? Poi magari tutti i commenti li mandiamo direttamente a Langone (se solo trovo come si fa).

La prima parola

Rullo di tamburi, attimo di suspance, luci colorate.
Stamattina, signore e signori, Cigolino ha pronunciato chiaramente la sua prima parola: MAMMA!
Applausi e applausi, grazie.
Solo che: era in braccio alla tata e guardava il papà. Per cui non sono certa che fosse indirizzata proprio a me.
Come l'ho sentito pronunciare mamma mi sono lanciata nel suo campo visivo, tipo amica della sposa che vuole acchiappare il bouquet. E' che sia GF, sia la tata stavano festeggiando l'evento, con applausi e bravooo, bravoooo, magari non mi ha visto.
Sono due giorni che Cigolino è molto pensieroso. Lo sguardo serio, molto concentrato. Che si stesse preparando a questo, alla sua prima parola?
Che emozione!